DAILY LA DATA

25 aprile 1792
La prima ghigliottina

Il 25 aprile 1792, a Parigi, la ghigliottina venne utilizzata per la prima volta per un'esecuzione capitale

Era il 25 aprile 1792 quando la ghigliottina venne utilizzata per la prima volta a Place de Gréve a Parigi. Da quel momento divenne il tragico simbolo di quegli efferati anni del Terrore. A subire la condanna fu Nicolas Jacques Pelletier, malvivente di strada, accusato di omicidio e furto. La terribile macchina per uccidere che non faceva distinzione tra nobili e gente del popolo, prese il nome dal suo ideatore, il medico francese Joseph Ignace Guillot, che la presentò agli Stati Generali nel 1789. Fu proposta come “valido” strumento per le esecuzioni capitali durante la Rivoluzione Francese, in virtù di un progetto di legge secondo il quale le esecuzioni stesse avrebbero dovuto essere identiche per tutti, senza distinzione di rango e indipendentemente dal crimine commesso, per mezzo di questo semplice meccanismo, “meno” doloroso e disumano.

La prima ghigliottina venne realizzata per 960 franchi dal clavicembalista prussiano Tobias Schmidt agli inizi di aprile 1792 e venne messa in opera solo dopo alcuni esperimenti su animali e cadaveri. Il popolo la battezzò Louisette o Petite-Louise, dal nome di Antoine Louis, il boia più “apprezzato” di Parigi.

Si stima che durante il periodo rivoluzionario siano state eseguite oltre ventimila esecuzioni, che divennero parte integrante della vita quotidiana, nonché “divertimento” per il popolo. Le cronache dell’epoca riportano che la folla radunata a vedere le esecuzioni capitali, spesso rumoreggiava perché non aveva il tempo di “godersi” (sic!) lo spettacolo a causa della rapidità dello strumento. Anche se, in realtà, la ghigliottina non sempre provocava la morte istantanea e indolore.

Eppure, è rimasta in funzione fino all’abolizione della pena di morte, in Francia, decretata nel 1981 ed è stata utilizzata per l’ultimo giustiziato solo pochi anni prima. Fu soprannominata in tanti modi diversii: “il rasoio nazionale”, “la vedova”, “il taglio di capelli patriottico”, ma anche “la spada dell’uguaglianza” o “l’altare della nazione”.