Il 25 gennaio 1919 nasce la Società delle Nazioni.
Già nel suo celebre Discorso dei 14 punti dell’8 gennaio 1918 il presidente americano Wilson aveva auspicato la fondazione di una Lega delle Nazioni, un’organizzazione che avrebbe dovuto tendere al mantenimento dell’integrità territoriale e all’indipendenza politica, sia per le grandi nazioni che per le piccole, fondazione che avvenne formalmente nell’ambito della conferenza di pace di Parigi del 1919, e poi con la firma del trattato di Versailles.
Era nata con questa investitura ufficiale, dopo il conflitto che aveva sconvolto il mondo, la prima organizzazione intergovernativa avente come obiettivo primario quello di prevenire le guerre, mediante l’uso della diplomazia ed il controllo degli armamenti.
L’Italia uscí dalla Società delle Nazioni nel 1937, a seguito delle sanzioni economiche deliberate dalla stessa per la conquista italiana dell’Etiopia.
Era la prima volta nella sua storia che la Società delle Nazioni decretava delle sanzioni nei confronti di un paese membro, imponendo il divieto di esportazione all’estero di prodotti italiani e vietando all’Italia di importare materie prime, armi e di ricevere crediti.
La Germania di Hitler già aveva abbandonato la lega nel 1933. Si profilava un triste futuro nell’Europa segnata tragicamente dal nazismo e dal fascismo. La fine della Società fu decretata nel 1946, in seguito al fallimento rappresentato dal secondo conflitto mondiale.
Fu sostituita, di fatto già nel 1945, dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
