DAILY LA DATA

26 agosto 1676
Alvise Contarini diventa doge

Avise Contarini fu uno dei dogi più illuminati della Repubblica di Venezia. Salì alla suprema carica della città il 26 agosto 1676

Dei 120 veneziani che – in un arco di tempo di mille e cento anni, dal 697 fino al 15 maggio 1797 quando cadde la Serenissima Repubblica di Venezia – si succedettero alla suprema magistratura della città ricoprendo la carica di doge, si fa oggi menzione di Alvise Contarini. Nato nella città lagunare il 24 ottobre 1601 ed ivi morto il 15 gennaio 1684,  salì a questa carica il 26 agosto 1676.

Merita ricordarlo, perché il suo dogato, il 106°, fu pacifico e mirò soprattutto a sanare il pesante passivo economico accumulato in seguito alle guerre contro i turchi. Solo pochi giorni prima della sua morte, Venezia riaprì le ostilità contro l’Impero ottomano. Gli storici non lo descrivono come dotato di straordinarie capacità politiche e tuttavia gli vengono riconosciute grandi doti di mediatore, tant’è che fin dal 1642, come inviato di Venezia alle trattative per la pace di Vestfalia, contribuì a metter fine nel 1648 alla guerra dei Trent’anni.

Oltre ad aver riportato in attivo dopo tanti anni il bilancio statale ed ad aver appunto scongiurato il conflitto con i turchi che dilagavano nella penisola balcanica, fu sotto il suo dogato che la prima donna al mondo conseguì il 25 giugno 1678 la laurea in filosofia. Era la nobile veneziana Elena Lucrezia Cornaro Piscopia. Ma un altro primato gli viene riconosciuto: durante la sua reggenza iniziarono a diffondersi i caffè a Venezia, benché il celebre Florian, aperto nel 1720, sia ancor oggi considerato il più antico caffè italiano e, con il Café Procope di Parigi, il più antico del mondo.