LA DATA

26 maggio 1907

«Nessuno dovrebbe andare al cinema se non crede agli eroi».

Sono passati centodieci anni dalla nascita di una leggenda del genere Western, John Wayne. Rappresentante di tutti i valori più retrivi dell’America conservatrice, è stato un grandissimo attore di film western, un genere considerato a lungo dalla critica di seconda categoria, ma con moltissimi estimatori. Essere interprete di pellicole di indiani e cow boy non gli valse una collezione di Oscar come interprete, ma un unico Oscar come miglior attore nel 1970 per un film, Il Grinta, che non era nemmeno uno dei suoi migliori.

Eppure durante i suoi quarantanove anni di carriera, in oltre 250 film John The Duke, come era stato soprannominato da ragazzino, impersonò sceriffi, pistoleros, militari, poliziotti, ufficiali di marina, allevatori di bestiame e gente comune, creando un personaggio rimasto nell’immaginario collettivo e nella storia del cinema; oltretutto era un attore così versatile da essere capace di improvvisare sul set la maggior parte delle sue interpretazioni senza leggere le battute del copione, a detta del regista John Ford, per il quale interpretò ben venti film in trentacinque anni e famosissimi, come Ombre Rosse o L’uomo che uccise Liberty Valance.

Nei suoi film gli indiani pellerossa fanno sempre la parte dei cattivi, mentre lui e i suoi pistoleri sono i buoni per antonomasia, seppure in qualche caso un po’ ubriaconi; per una diversa interpretazione dovremo aspettare di anni Settanta, con film come Il piccolo grande uomo di Arthur Penn e Corvo Rosso non avrai il mio scalpo di Sydney Pollack.

In ogni caso i film interpretati da John Wayne hanno ispirato più di una generazione: Ombre Rosse era il film preferito di Umberto Eco, che lo vide da bambino e rimase colpito dal fatto che gli indiani erano rappresentati senza penne, capì la differenza fra realtà e finzione nel vedere che le ruote della diligenza giravano al contrario, ma soprattutto gli tornerà in mente quando studierà la Poetica di Aristotele, perché Ombre Rosse segue a regola d’arte le norme aristoteliche sulla costruzione della trama (a proposito, se volete rivedere il film, lo trovate qui).

Per chi voglia approfondire, la trasmissione Wikiradio di RadioRaiTre dedica a John Wayne, il 26 maggio 2017, una puntata monografica, a cura del critico Anton Giulio Mancino.

Anche la cantante Lady Gaga ha John Wayne nel cuore, al punto di dedicargli una canzone.