Notte. L’aereo Morane-Saulnier MS-760 Paris I-SNAP precipita nelle campagne di Bascapè, in provincia di Pavia, poco prima di arrivare all’aeroporto di Linate. Perde, così, la vita Enrico Mattei, imprenditore e politico italiano. Insieme a lui, muoiono tutti gli occupanti: il pilota Irnerio Bertuzzi e lo statunitense William McHale, giornalista della testata “Time–Life”, che,
in quel periodo, era incaricato di scrivere un articolo su Mattei.
Due le ipotesi formulate a caldo, “manomissione dell’altimetro” o “bomba a bordo”, ma il mistero, fin da subito, ha avvolto il caso. Chi era Enrico Mattei? Dopo aver presto parte alla Resistenza durante la Seconda guerra mondiale, è passato alla storia come presidente dell’ENI, multinazionale protagonista del miracolo economico postbellico.
Figura politica di grande rilevanza, Mattei fece dell’ENI un centro d’influenza politica: finanziò i partiti e acquistò la proprietà del quotidiano “Il Giorno” (controllare i media era un modo per avere un controllo sulla vita politica del Paese).
Le indagini sulla morte di Enrico Mattei parvero, fin da subito, molto complicate e dense di elementi equivoci e poco chiari. Solo in tempi recenti (nel 2003), la Procura di Pavia, dopo una serie di indagini, ha accertato che l’aereo sul quale viaggiavano Mattei e gli altri passeggeri era stato sabotato la sera precedente. Mentre era parcheggiato all’aeroporto di Catania, infatti, era stata caricata a bordo una piccola carica di esplosivo, bastevole per causare l’esplosione del veivolo e la conseguente morte di coloro che vi viaggiavano sopra.
A fare da innesco furono i carrelli: nel momento in cui il pilota Irnerio Bertuzzi li azionò, dunque in prossimità dell’atterraggio, l’esplosivo si scatenò con tutta la sua potenza distruttrice. Non fu un incidente quello in cui perse la vita Enrico Mattei e i mandanti non furono magnati del petrolio, ma le alte sfere dello Stato. Questa è la conclusione a cui è giunto il magistrato Vincenzo Calia, l’ultimo a interessarsi del caso. Braccio del delitto fu, probabilmente, la mafia, semplice esecutrice di un ordine superiore.
