Il 28 dicembre 1622 muore a Lione Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa cattolica, destinato a divenire santo e noto come patrono dei giornalisti e degli scrittori. Questa attribuzione la si deve al fatto che Francesco, figlio di un’antica famiglia savoiarda che lo fece studiare legge in Italia, dopo aver deciso di diventare sacerdote fu nei fatti un comunicatore ante litteram avendo scelto la predicazione come strumento di apostolato e utilizzando strumenti molto moderni.
Infatti, non si limitava a predicare dal pulpito, ma scriveva i princìpi della catechesi su fogli volanti che poi andava a consegnare alle famiglie porta a porta o li riportava su manifesti da affiggere sul modello dei futuri giornali murali.
Per questo nel 1923 papa Pio IX lo proclamerà patrono di «tutti quei cattolici, che con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina». Il calendario cristiano lo ricorda il 24 gennaio, lo stesso giorno in cui si celebra la giornata mondiale per le comunicazioni sociali con il tradizionale intervento del Santo Padre sui temi dei media e del comunicare.
