LA DATA

28 luglio 2018

Meglio non attendere il 28 Luglio 2019 per ricordare questa data. Oggi, 28 luglio 2018, oltre Oceano, iniziano le finali mondiali della Senior League di baseball, con atleti da 13 a 16 anni. L’Italia partecipa con la propria selezione, che si è qualificata nel girone Europa e Africa. Quasi tutti i ragazzi che ne fanno parte sono volati a giocarsi il tutto per tutto; per loro un sogno che si avvera, così giovani, felici, carichi di voglia ed energia.

Se il governo degli Stati Uniti (in quella sua articolazione che decide di queste cosette) non avesse opposto un veto, della squadra italiana farebbe parte anche Daniel Oceanu, 16 anni, di nazionalità moldava, in Italia da quando ne aveva 7. È cresciuto qui, su questa piccola striscia di terra che frana dentro la pozzanghera del Mediterraneo e che ha trasformato un bambino in un ragazzo, fottendosene altamente di ogni vincolo nazionale, di ogni struttura e sovrastruttura sovrana.

Non possiamo non renderci conto che non esiste una cosa diversa dal qui. Ora e poi. Perché qui è il vasto mondo. Nel giro di qualche milione di anni la Moldavia potrebbe aver fatto un giro così panoramico, da essere dove ora si giocano questi benedetti campionati di baseball, il nostro suolo essere in fase di digestione, dopo essere passato tra le mole della tettonica a zolle. Noi, come specie, estinti o mutati profondamente (che è quasi la stessa cosa), altri ancora, diversi. Migrati o migranti su altri mondi, colonizzatori o civilizzatori per retorica vincente. Di che cosa stiamo parlando, quindi?

Moldavia? Crocevia di traffici di armi, di materiale nucleare, di terroristi, di mafie, soprattutto nella parte più orientale, una repubblica autonoma non riconosciuta dalla comunità internazionale, ma che firma accordi. La Transnistria, dove sono note le frequenti violazioni dei diritti umani, dove l’omosessualità sarebbe illegale, dove tutto, o quasi, è controllato dalla Sheriff, l’azienda di proprietà del figlio dell’ex presidente. Qui ha base un contingente militare russo, il governo si proclama o si proclamava “leninista”. Era chiamata il buco nero d’Europa. Se così fosse sarebbe a pieno titolo uno stato canaglia. meglio usare il condizionale perché velocemente e online non si trovano informazioni aggiornate o del tutto affidabili.

Sì ma Daniel cosa c’entra? Le ragioni del diniego del visto sono state definite “strettamente riservate”. Quindi, forse, il problema non è la nazionalità, che però a rigor di logica non dovrebbe nemmeno consentirgli di giocare con la squadra italiana. Eppure il ragazzo dev’essere davvero bravo! Forse ci sono elementi concreti di pericolosità che possono far ritenere rischioso, per il governo americano, che Daniel Oceanu vada a giocarsi le World Series della lega giovanile di baseball? I moldavi, ma anche i transnistriani, sarebbero però attualmente liberi di circolare nell’Unione Europea in base ad un accordo del 2017. Non ne sappiamo una mazza. Ce lo dicessero, a meno che questo riserbo non sia determinato dal voler proteggere il ragazzo. Ce lo auguriamo, sarebbe un atto di generosità e non mancanza di trasparenza nascondersi dietro un no comment, invece di spiattellare le ragioni del proprio riguardo.

Foto Ansa

Se così non fosse, probabilmente staremmo parlando di protocolli. E conseguentemente di casualties. Di vittime innocenti. I protocolli sono semplici e vincenti: sono ordini, linguaggio macchina, precondizioni calcolate di non responsabilità. Sono la modalità con cui le entità spersonalizzate si comunicano e infine ci domandano di pensare. Che sollievo sarebbe.

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