DAILY LA DATA

3 agosto 1778
Inaugurazione del Teatro alla Scala

Il 3 agosto del 1778, a Milano, veniva inaugurato il Teatro alla Scala, una delle strutture più prestigiose al mondo, con una storia complessa, che ha segnato ed è stata segnata dalle epoche e dai mutamenti dell'Italia

Il Teatro alla Scala è stato inaugurato il 3 agosto 1778 con un’opera di Antonio Salieri, L’Europa riconosciuta. La sua storia è curiosa, poiché è nato a seguito di un incendio che due anni prima aveva distrutto il Teatro Regio Ducale. Fu l’imperatrice Maria Teresa d’Austria che decise di farne edificare uno nuovo sull’area della chiesa trecentesca di Santa Maria della Scala, affidando il progetto all’architetto Giuseppe Piermarini. Ne venne fuori un’opera di tale bellezza e perfezione da far scrivere a Stendhal che La Scala era «il più bel teatro del mondo, quello che dà il massimo godimento musicale. È impossibile immaginare nulla di più grande, più solenne e nuovo».

Da allora, ha subito molte modifiche e mutamenti, adattandosi alle epoche e alle culture, fino a diventare luogo di scontri e oggetto di polemiche negli anni duri della contestazione e della crisi economica. Simbolo della città e della sua storia, nei primi anni della sua vita, aveva la funzione di sala da ballo, sala per cerimonie e per il gioco d’azzardo, affermandosi tuttavia, nel giro di pochi anni, come punto di snodo culturale, dove debuttarono grandi artisti dell’epoca, primo fra tutti Giuseppe Verdi. Il rapporto fra l’illustre compositore e il teatro più prestigioso di Milano è passato alla storia per il suo carattere burrascoso: Verdi era innamorato del teatro che gli aveva permesso di suonare per la prima volta, ma ne rimase per oltre 20 anni lontano a causa dei contrasti con gli impresari.

Alla fine dell’Ottocento, in un periodo di difficoltà economica, il teatro venne chiuso, fino alla riapertura ai primi del secolo grazie alla donazione di Guido Visconti di Modrone, sotto la direzione artistica di ArturoToscanini che rimase in carica fino all’avvento del fascismo. Celebre il suo affronto al regime con il rifiuto di suonare Giovinezza, a Bologna, che lo costrinse a lasciare l’Italia. E fu sempre il grande direttore, rientrato in patria ad inaugurare la nuova Scala del Dopoguerra, l’11 maggio 1946.

Da allora, attraverso varie vicissitudini, fino alla costituzione della omonima Fondazione, nel 1996, La Scala è entrato nel nuovo millennio, con le ristrutturazioni su progetto dell’architetto Mario Botta. Durante la serata di inaugurazione, a dicembre 2004, è stata suonata nuovamente L’Europa Riconosciuta di Salieri, fortemente voluta dal direttore musicale Riccardo Muti. Dopo poco più di un anno, complesse polemiche videro l’allontanamento di Muti e la nomina, il 2 maggio 2005, del sovrintendente Stéphane Lissner, che riportò alla Scala, il 30 ottobre 2012, Claudio Abbado, assente dal teatro milanese da ventisei anni. Sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala, dal settembre 2014 è l’austriaco Alexander Pereira.