LA DATA

31 marzo 1999

Il 31 marzo 1999, nelle sale americane esce Matrix, il film cult di fantascienza, scritto e diretto da Lana e Andy Wachowski. Interpretato da Keanu Reeves, nei panni di Thomas A. Anderson/Neo, e da Laurence Fishburne, l’inquietante Morpheus, il film ha avuto fin dall’inizio un forte impatto culturale ed è diventato negli anni un riferimento per molte pellicole del genere. Vincitore di quattro Oscar e di numerosi altri premi, nel 2012 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Innovativo nelle tecniche di ripresa e di montaggio, Matrix è noto anche per aver diffuso, evolvendolo, il cosiddetto bullet time, un effetto speciale che consente di vedere ogni momento della scena al rallentatore, mentre l’inquadratura sembra girare alla velocità normale. Per ottenerlo, per la prima volta, sono state utilizzate 24 fotocamere intorno allo stesso soggetto.

La trama prende spunto per lo più dal Mito della caverna di Platone, riletto in chiave moderna e futuristica, così come il titolo deriva dal latino matrix (generatrice/matrice), che a sua volta ha dato origine al vocabolo inglese matrix, (matrice di numeri), un elemento di tipo tabellare utilizzato in informatica per associare tra loro dati e sistemi di dati. Nel film, la matrice si traduce in un cyberspazio, una realtà che non esiste, ma che è invece creata dalle macchine.

Come dice Morpheus a Neo, in una delle scene culti del film, «Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra o quando accendi il televisore. L’avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità».

Inquietante.