DAILY LA DATA

31 ottobre 1961
La salma di Stalin spostata dalla Piazza Rossa

Otto anni dopo la sua morte e cinque dopo il XX Congresso del PCUS, la salma di Stalin viene spostata dal mausoleo nella Piazza Rossa di Mosca, che condivideva con la spoglie di Lenin

31 ottobre 1961, dopo sette anni finisce la “coabitazione” delle salme di Lenin e Stalin nel Mausoleo posto al centro della Piazza Rossa a Mosca. È notte fonda quando un gruppo di agenti del Kgb preleva l’imbalsamato Stalin, il volto cereo con i folti baffi e l’austero vestito scuro, e lo trasporta, chiuso in una bara di legno, prima in un laboratorio situato sotto il Mausoleo e poi vicino alle mura del Cremlino per la sepoltura. Non c’è nessun parente ad accompagnarlo, né fiori, né banda musicale, nell’ultimo (ma con le giravolte della storia non si può mai dire) viaggio. Niente onori stavolta, dopo l’imponente funerale del marzo 1953; uno sfratto alla chetichella, deciso durante i lavori del XXII Congresso del Partito Comunista, ufficialmente per accogliere una richiesta dei lavoratori dell’allora Leningrado, oggi tornata all’antico nome, San Pietroburgo.

L’inquilino Josif Stalin in realtà era diventato scomodo fin dal 1956, quando il successore Khrushchev aveva pronunciato, al XX Congresso, il famoso discorso di denuncia delle atrocità commesse dal defunto dittatore.
La “destalinizzazione” era proceduta con lentezza, Stalin aveva prima abbandonato le piazze cittadine, con la rimozione delle imponenti statue ovunque erette in suo onore, e infine, nella fredda notte del 31 ottobre 1961, fu costretto a lasciare la piazza più prestigiosa, la Piazza Rossa nel cuore di Mosca.

Così Lenin, che nel Mausoleo riposa suo malgrado, perché aveva espresso il desiderio di essere sepolto accanto alla madre, è tornato ad esserne l’unico occupante. I visitatori che sfilano davanti al sarcofago di vetro per pura fede politica, saranno pur diventati pochi, ma ancora si allunga la fila dei turisti, che nel loro tour alla scoperta delle bellezze della Russia non possono fare a meno di inserire il “suo” Mausoleo, anche perché non c’è alcun biglietto da pagare.

Tags