IL NUMERO

32

32 anni fa, l’11 e 12 Luglio 1986, a Londra, i Queen confermarono il loro posto nella storia del rock, con il doppio show live a Wembley, Londra, sold-out in entrambe le serate e tra i più maestosi concerti mai andati in scena. Un’esperienza indimenticabile per chi c’era. Come ha ricordato Brian May, «i concerti di Wembley nel 1986 sono stati il culmine per noi. Con Freddie avevamo sviluppato questo modo fenomenale di rapportarci col pubblico dello stadio. Essere a casa a Londra a suonare due notti col tutto esaurito è stata una grande occasione per noi. Nessuno di noi si rese conto che questa sarebbe stata quasi l’ultima volta che avremmo suonato insieme…».

Storico, innovativo e da record anche l’utilizzo delle tecnologie disponibili per registrare quel live: Gavin Taylor, il regista, per l’occasione utilizzò ben 15 telecamere e un elicottero per le riprese aeree. A questo si accompagnava un fantastico impianto di illuminazione e lo schermo più grande col quale la band avesse mai suonato.

Sono passati tre decenni da quella notte di Londra, ma i Queen continuano ad essere il gruppo del primato: Bohemian Rhapsody del 1975, è diventato il brano del XX secolo, il pezzo rock classico più ascoltato in streaming di sempre; il biopic su Freddie Mercury, con Rami Malek, ha spopolato e continua a mietere successi: in Italia è arrivato a 18 milioni e 900 mila euro di incassi piazzandosi al vertice della classifica, come il film più visto del 2018 in Italia, a solo un mese dalla sua uscita. L’opera rock sulla vita del frontman dei Queen è – nell’anno solare – il film con il maggior incasso globale, avendo già superato i 670 milioni di dollari.