IL NUMERO

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-33°: tale è la temperatura che imperversa da alcuni giorni a Chicago, mordendo la città con neve abbondante e gelidi venti. Molteplici le zone, nella parte settentrionale degli Stati Uniti, nelle quali il clima mantiene un regime così rigido, provocando la chiusura di scuole e uffici, condizioni di mobilità limitate e danni ambientali.

Di fronte a tutto ciò, innumerevoli sono le voci che si levano dal coro per sottolineare l’incoerenza del cosiddetto riscaldamento globale, il famoso processo che scioglie i ghiacci in Antartide; perché questo fenomeno dovrebbe essere in atto se, come registrano i dati degli ultimi inverni, fa sempre più freddo in questa stagione dell’anno? Ebbene, purtroppo per il genere umano e molte delle specie viventi sul Pianeta, il Global Warming esiste ed è un dato di fatto. I geli riscontrati in questo periodo sono soltanto concentrati in brevi periodi, mentre quella del sollevamento delle temperature è una teoria scientifica appurata, come testimoniano i -40° registrati sulla Costa Occidentale e la serie di incendi dovuti all’eccesivo calore che si alternano in modo innaturale in California. Questi repentini cambiamenti evidenziano come la Terra stia subendo un mutamento malsano, che ne sta alterando gli equilibri; ancora in Alaska e in Siberia, per dimostrare quando detto poco fa, nelle zone artiche sono state tracciate temperature di circa 3,4° superiori alla media.

La spiegazione di questi avvenimenti così particolari risiede nel vortice polare, una sorta di anello di venti perenni a circondare il Polo Nord, trattenendo ad alte latitudini l’aria più fredda. In conseguenza del riscaldamento e della fusione dei ghiacci il vorticare dell’aria ha subito un rallentamento, con perdita di flussi di corrente che è andata ad irrompere in aree di latitudine inferiore, influenzando le correnti a getto che governano il clima a Nord del Mondo.

Gli effetti immediati sono stati avvertiti nell’America più nevosa, ma alcuni allarmanti casi di congelamento anormale sono stati percepiti anche in Europa; è necessario, quanto prima possibile, che l’Uomo ammetta i suoi errori e corra ai ripari, portando più rispetto a Madre Natura, prima che la situazione diventi veramente irreversibile.

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