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Prezzo in $ di un vibratore Clio a NY

Trentacinque dollari: questo è il prezzo di un vibratore di marca, oggi venduto scontatissimo nella catena d'ipermercati statunitensi Walmart. Una vera e propria rivoluzione

Ci aveva pensato un episodio di Sex and the City a sdoganare negli Stati Uniti un sex shop newyorkese come The Pleasure Chest, sulla Settima Avenue. Il primo negozio dedicato al piacere sessuale (soprattutto femminile) era stato fondato, tuttavia, nel 1974 a Manhattan da Dell Williams, dopo che l’imprenditrice era stata umiliata da un commesso di Macy’s proprio per aver acquistato un vibratore: da qui la decisione di aprire un luogo – lo chiamò Eve’s Garden ed è ancora molto popolare a New York  – dove le donne potessero fare shopping di giocattoli sessuali senza problemi. Nel generale oscurantismo statunitense, la Grande Mela è un caso a parte: dopo le elezioni presidenziali del 2008, che decretarono la vittoria di Barack Obama, uno dei sex shop più noti della città, Babeland, regalò un elegante vibratore a forma di uovo – modello Silver Bullet –  a tutti coloro che si presentarono in negozio con l’adesivo “Ho votato”, rilasciato ai seggi.

È stato solo l’inizio: i preconcetti al di là dell’oceano, nei decenni, stanno crollando di fronte ad un mercato in crescente ascesa, con cifre ormai da capogiro. È per questo che Jamie Leventhal, direttore esecutivo della società Clio (specializzata in sex toys), ha scelto di rivoluzionare il target, facendo divenire i propri prodotti di largo consumo. Fascia di mercato: la clientela di Walmart, una catena d’ipermercati che conta oltre 4700 punti vendita in tutto il Paese, forse la più popolare d’America; una presenza capillare in tutti gli Stati, compresi Virginia e Alabama, dove la vendita dei gadget per adulti è ancora vietata dalla legge. Nonostante le limitazioni, la Clio – in pochi mesi – ha registrato un aumento del fatturato del 26 per cento: modelli raffinati di giocattoli sessuali (ben più costosi in altri contesti) sono stati venduti a 35 dollari (suppergiù trenta euro). Più di un milione di clienti, hanno avuto la possibilità di acquistare al supermercato, con i surgelati e i fazzoletti di carta, anche l’ultimo modello di PlusOne, il vibratore di punta della Clio. Leventhal ha già annunciato l’uscita sul mercato, nel prossimo mese, di altri prodotti scontati, tra cui un mini massaggiatore personale e svariati lubrificanti: «È una missione – ha dichiarato – per aiutare le donne (le più reticenti a varcare la soglia di un sex shop) a prendersi cura del proprio piacere, a ritenerla un’abitudine naturale come le spese quotidiane».

Nel frattempo, della rivoluzione di Clio si sono accorti altri due colossi della distribuzione come Target e Amazon: correndo ai ripari, per non perdere l’onda favorevole, hanno cominciato a loro volta a vendere il PlusOne, scatenando le ire dei benpensanti. Certo, un paradiso a trentacinque dollari  e alla portata di tutti – dalle morbide forme in silicone e dai colori pastello – non cambierà la storia della Nazione, ma è pur sempre un segno dei tempi.

 

 

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