IL NUMERO

36

LINA SENSERINI 

© 2018 Jose A. Bernat

Il numero 36 è la posizione che occupa l’Italia nella classifica dei Paesi più felici secondo l’annuale World Happiness Report, giunto alla settima edizione. E ci va pure bene, dato che lo scorso anno ci siamo fermati a quota 47. La felicità la fa da padrona in Finlandia che risulta essere il Paese più felice del mondo, tra i 156 valutati in base alla percezione della felicità dei propri cittadini, secondo i dati raccolti dal 2016 al 2018 dalla società di consulenza e statistica Gallup.

Redatto da Jeffrey Sachs, John Halliwell e Richard Layard, con il supporto di diversi ricercatori indipendenti, scrive l’AdnKronos, «il rapporto è stato prodotto dal Sustainable Development Solutions Network (Sdsn) in partnership con la Fondazione Ernesto Illy. Nella top ten troviamo una serie di conferme: seguono la Finlandia nell’ordine Danimarca, Norvegia, Islanda, Olanda, Svizzera, Svezia, Nuova Zelanda, Canada e Austria. Il rapporto analizza l’evoluzione dei livelli di felicità registrati dal 2005-2006, e risultano di più i Paesi che hanno acquisito posizioni rispetto a quelli che le hanno perse. In generale, però, tenendo in considerazione la crescita della popolazione, il livello di felicità nel mondo è calato negli ultimi anni, ammoniscono gli autori in una nota. È aumentato il livello di emozioni negative, tra cui preoccupazione, tristezza e rabbia, specialmente in Asia e Africa, ma più recentemente anche altrove».

Tra i venti  Paesi che hanno acquistato più posizioni rispetto ai dati 2005-2008, dieci sono in Europa, cinque nell’Africa subsahariana e tre in America Latina.

«Il World Happiness Report quest’anno si concentra sulla relazione tra felicità e comunità, con uno speciale focus sulla tecnologia, le norme sociali, i conflitti e le azioni di governo che hanno condotto a tali cambiamenti. Uno dei capitoli del rapporto è dedicato a generosità e partecipazione degli individui nella società, per dimostrare quanto la partecipazione elettorale, i big data, l’uso di Internet e le dipendenze incidano sul livello di felicità percepito», spiegano i ricercatori.

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