IL NUMERO

366

È 366 il numero delle liriche del Canzoniere di Francesco Petrarca. I primi 263 testi sono stati composti «in vita di Madonna Laura», i successivi 103 componimenti sono le «rime composte in morte di Madonna Laura». Si tratta però di una suddivisione tematica, più che cronologica, tant’è che alcuni testi della seconda sezione dell’opera sono stati scritti prima della morte dell’amata e viceversa.

Due sono le date fondamentali della storia di questo amore: la data dell’innamoramento, il 6 aprile 1327, e quello della morte di Laura, il 6 aprile 1348. Il numero 6, multiplo di 3, il numero della Trinità, caro alla numerologia medioevale, torna nel computo finale delle poesie per ben due volte: 366.  I “Frammenti” del Poeta laureato costituiscono un percorso autobiografico, che non si esaurisce nella narrazione dell’esperienza amorosa e dei tormenti che essa suscita, ma che contempla anche l’analisi introspettiva e il desiderio del rinnovamento etico-religioso del poeta, culminante nella “Canzone alla Vergine”, lo splendido finale del Canzoniere.

Il tema amoroso, che è eredità di tutta la tradizione del Dolce Stil Novo, si salda così con l’autoanalisi del poeta, una sorte di confessione di tutte le proprie debolezze e di presa d’atto della propria incapacità a rinunciare ai beni terreni e al sentimento per una creatura terrena, per aderire pienamente alla morale cristiana. Quella stessa creatura verrà poi trasfigurata dal poeta fino a divenire angelica. Sono 366 le liriche petrarchesche: poesia tra cielo e terra, tra desiderio d’amore e desiderio di perfezione.

 

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