IL NUMERO

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Il sito www.nonsprecare.it ci informa che quattro sono mediamente i chili che ognuno di noi, in Italia, impiega ogni anno di… carta igienica, giudicando tale consumo «un’enormità».

«Siamo grandi consumatori, e grandi spreconi, di rotoli di carta igienica – si legge –: ogni italiano ne consuma circa quattro chili l’anno. Troppa. E assolutamente non motivata da obiettivi di igiene: spesso la usiamo per asciugare le mani o anche per soffiarci il naso. Piuttosto, in questo spreco conta molto la martellante campagna pubblicitaria (ricordate per esempio gli spot su “I sette piani di morbidezza…”) di un prodotto dell’economia domestica ricco di valore».

Il business del sedere pulito compulsivamente, infatti, si aggira intorno agli 8,5 miliardi di euro l’anno: questo il fatturato dell’industria europea di carta igienica. La quale, a livello mondiale, pare impieghi ogni anno 270mila alberi che vengono tagliati per garantirci il rotolo accanto al WC: un vero e proprio «danno ambientale», precisa il sito di buone pratiche sostenibili che, come soluzione, ovviamente non invita a restare sporchi, ma ci ricorda che è comunque buona norma igienica, una volta che ci si è nettati, lavarsi, per cui… sì, insomma, una, due volte, per togliere il più, poi acqua, acqua e sapone.

Non come fa Britney Spears, il cui padre James – ha 37 anni la ragazza, ma pare che a queste sue spesucce domestiche provveda ancora il genitore – l’avrebbe dovuta richiamare quando ha visto sull’estratto conto annuale della carta (di credito) 2.500 dollari di carta (igienica) griffata Vuitton. Va però detto che quell’affare è prezioso.

Oltre allo spreco di alberi e di soldi, secondo l’articolo, c’è anche un problema di inquinamento: «A furia di imbottire i bagni di carta igienica…». Spiega: «La stragrande maggioranza della carta igienica, anche di bassa qualità, proviene dai paesi asiatici, dove soltanto il 2% è riciclabile. I grandi marchi europei hanno almeno il merito di mettere sul mercato una quota tra il 20 e il 25% di carta igienica prodotta con il format di carta riciclabile».