IL NUMERO

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Bisogna passare molte ore a studiare un libro di astrofisica per poter comprendere tutto quello che fin dall’antichità si è potuto mettere a fuoco riguardo al movimento dei pianeti e alla formazione dell’Universo, eppure stando a quello che dicono gli esperti noi non conosciamo che il 4, forse il 5 per cento, di quello che c’è da sapere su quanto sta sopra le nostre teste, corrispondente pare a 125 miliardi di galassie.

Siamo colti ed al tempo stesso di un’ignoranza abissale e non ci sarebbe da stupirsi che analoga mancanza di conoscenze ci contraddistingua in altri campi. Un laureato molto preparato in filosofia probabilmente sa molto di Aristotele, di Parmenide e di Hegel, e più avanti fino a Rorty ma quasi certamente ignora pensatori cinesi o africani che qualche contributo al pensiero devono pur aver dato. Non c’è da cospargersi il capo di cenere, possiamo andar fieri delle nostre conoscenze, ma la consapevolezza dei propri limiti, la modestia che frena la superbia, dovrebbero esserci sempre di guida.

Intanto, se possibile, arriviamo al 6 per cento.