IL NUMERO

400 cigarillos

È 400 il numero dei cigarillos, ossia piccoli sigari di peso non superiore a tre grammi ciascuno che, secondo la norma comunitaria vigente, coloro che viaggiano all’interno della Unione Europea, possono trasportare da un paese dell’Ue all’altro come quantità da non superare per uso personale. Il numero dei sigari tradizionali è invece 200 e quattro la quantità massima di stecche di sigarette, che corrispondono a 800 incarti di tabacco. Un chilogrammo, infine, è il peso di tabacco sfuso da fumare che insieme a 20 litri di super alcolici è consentito portare con sé, oltre ai 90 litri di vino (dei quali al massimo 60 litri di spumante) e ai 110 di birra.

Si tratta di franchigie piuttosto elevate che, però, possono essere oggetto di modifica da parte delle compagnie aeree e dei Paesi. Infatti, qualora l’aeroporto di partenza del volo si trovi in un Paese dell’Unione europea che ancora non prevede una legislazione specifica in materia e che, quindi, non ha stabilito il livello di accisa minima, la compagnia aerea si adatta alle disposizioni specifiche imposte dal Paese di destinazione in relazione all’importazione specifica da quel Paese, e riduce la quantità di tabacco che può essere trasportato per l’utilizzo personale.

Utilizzo che non occorre dimostrare se le quantità dei prodotti trasportati rientrano in questi limiti. In caso di quantitativi maggiori, si rischia una multa salata, anche di 750 euro. È bene anche sapere che non tutte le compagnie impongono le stesse regole, così come non tutti gli Stati prevedono lo stesso limite di importazione: per questo motivo è importante informarsi preventivamente prima di effettuare un viaggio, individuando con precisione le franchigie specifiche e regolandosi di conseguenza per evitare sanzioni che, in alcuni casi, possono sfociare anche nell’ambito del penale.

Queste norme non valgono per i viaggiatori al di sotto dei 17 anni, ai quali è vietato il trasporto di qualsiasi quantitativo di tabacco.