IL NUMERO

41,1

È di 41,1 milioni di ettolitri la produzione di vino in Italia stimata da Assoenologi. Una cifra che può sembrare spaventosa a prima vista, ma che è in realtà inferiore del 24% alla produzione di vino e mosto del 2016 che era stata di 54,1 milioni di ettolitri.

Il calo considerevole è dovuto alle particolari condizioni climatiche di quest’anno e, in particolare, alla siccità dell’estate 2017, una delle più calde degli ultimi decenni.

«A memoria d’uomo – si legge nel comunicato diffuso nei giorni scorsi dall’Associazione degli enologi – non si ricorda una stagione come quella in corso dove gli eventi climatici si sono accaniti con un’inusuale ed eccezionale portata. Ad aprile un’ondata di gelo ha attraversato la Francia, la Spagna e tutto il nostro Paese, “bruciando” molti germogli ormai già  ben sviluppati, e quindi, purtroppo, non più in grado di fruttificare. Un lungo periodo di siccità, fatte salve alcune regioni del Nord, che ancora persiste, ha messo a dura prova i vigneti del Centro-Sud Italia che hanno dovuto subire anche una straordinaria ondata di caldo, che ha coinvolto anche il Nord, iniziata sin da maggio, raggiungendo il suo apice nei mesi di luglio ed agosto, tanto che la colonnina del termometro ha fatto spesso registrare valori al di sopra dei 40°».

La buona notizia, in tutto ciò, è che il vino prodotto sarà di meno ma di ottima qualità, dicono gli esperti. Insomma, l’annata 2017 verrà ricordata anche per questo record.