DAILY LA DATA

5 dicembre 1959
Nasce Maurizio Crozza

Sessant’anni è un’età importante e gli auguri sono più che dovuti. Anche perché è proprio questo comico genovese che, oltre a farci divertire, ci costringe anche a pensare un po’. Nato infatti nel capoluogo ligure il 5 dicembre del 1959, si diploma alla Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova nel 1980 avendo come maestro, tra gli altri, Gian Maria Volonté.

Inizia dunque con il teatro classico, ma ben presto forma con altri attori del Teatro dell’Archivolto di Genova il gruppo cabarettista Broncoviz. Tra di essi c’è anche Carla Signoris con cui si sposerà nel 1991. Dal loro matrimonio nascono Giovanni e Pietro.

L’esordio in tv del suo gruppo è nel 1995 nei programmi Avanzi, Tunnel, Hollywood Party. Ma è l’anno successivo che approda da solo a Mai dire gol della Gialappa’s Band, nella quale fa l’imitatore fino al 2000.

Nel 1993 approda anche al cinema nel film tv di Franco Rossi sulla vita di Sandro Pertini Ci sarà un giornoche andrà in onda sulla Rai solo nel 2010. Due anni dopo il film Peggio di così si muoredi Marcello Cesena e nel 1999, Tutti gli uomini del deficientedi Paolo Costella da un soggetto della Gialappa’s Band.

Dal 2001 al 2004 Crozza tiene banco a Quelli che… il calcioe La grande notte del lunedì sera. Lo vogliono al loro fianco in tv Fiorello, Tony Renis per il festival di Sanremo e Adriano Celentano nel suo programma Rockpolitikdel 2005. Intanto in teatro porta il monologo Ognuno è libero.

Ma è nel 2006 che esordisce come show man su La7 con Crozza Italia. Poi dal 2007 al 2014 ha la copertina di Ballaròsu Rai 3. E ancora Crozza Alive, Italialand, Crozza nel Paese delle Meraviglie. Resta a La7 fino all’inizio del 2017 quando interrompe anche la collaborazione con Floris iniziata con Ballarò. Lo aspetta su Discovery Fratelli di Crozza, ma anche su Rai 1 Che tempo che fa di Fabio Fazio.

Le risate sono assicurate e la politica è u po’ più nuda.

Chi vuol saperne di più sul significato della parola Crozza legga la bella voce di TESSERE scritta da Pippo Mazza.

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