DAILY LA DATA

5 novembre 1883
Muore il pittore Maurice Utrillo

Maurice Utrillo era nato a Parigi, nel quartiere di Montmatre, il 26 dicembre 1883, da una giovanissima pittrice e modella: Suzanne Valadier. La sua paternità non è mai stata accertata e assunse il cognome Utrillo nel 1891, quando un pittore catalano, Miquel Utrillo i Morlius, accettò di riconoscerlo.

Maurice crebbe con la nonna materna che, spaventata dalle sue frequenti crisi epilettiche, prese l’abitudine di calmarlo con un bicchiere di vino, creandogli una precoce dipendenza dall’alcol, tanto che i ragazzi del quartiere lo deridevano storpiando il suo cognome da Utrillo a “Litrillo”.

Nel 1904, manifestò i primi sintomi di disturbi mentali e la madre, dietro consiglio dei medici, prese a dargli lezioni di disegno e pittura sperando così di alleviare la sua dipendenza dall’alcol e i problemi neurologici. Maurice rivelò ben presto un grande talento e nonostante la formazione non accademica riuscì velocemente a farsi un nome nell’ambiente artistico. Dopo la  prima esposizione al Salon d’Automne nel 1909, le sue opere ottennero un crescente successo; intorno al 1920 era già molto conosciuto e aveva raggiunto una certa tranquillità economica. Nel 1928, ottenne la Legion d’Onore per meriti artistici.

I suoi soggetti preferiti sono scorci urbani, i vicoli, le strade, le chiese di Montmartre e dei dintorni del centro parigino. Dal punto di vista dello stile, la pittura di Utrillo viene solitamente divisa in due periodi: il cosiddetto periodo bianco, in cui nei suoi lavori predominano i colori tenui, chiari, grazie all’uso predominante del bianco di zinco, ed il periodo della maturità artistica, quando prevalgono toni più accesi e contrastati.

Nel 1935 Utrillo si sposò e si trasferì con la moglie a Le Vésinet, vicino a Parigi. Ormai  era già troppo malato per dipingere “en plein air” e realizzava le sue opere ispirandosi a ciò che vedeva dalla finestra, a cartoline, o a memoria.

Morì a settantadue anni, il 5 novembre 1995 a Dax, e fu sepolto nel cimitero parigino di Saint-Vincent. Malgrado la vita resa difficile dalla dipendenza dall’alcol e dalla follia, forse indotta dalla stessa dipendenza, Utrillo ha lasciato molte opere, una parte delle quali è oggi esposta al Centre Pompidou a Parigi.