DAILY LA DATA

5 settembre 1698
La tassa sulla barba in Russia

La guerra alla tradizionale barba russa da parte dello Zar Pietro I il Grande, e i suoi motivi

Dopo un lungo viaggio in Europa durato quasi sei mesi, lo Zar Pietro I il grande tornò in Russia pieno di idee di modernizzazione. L’aspetto degli uomini russi, che portavano tradizionalmente lunghe barbe come espressione della loro virilità, era terribilmente antiquato e fuori moda, lontanissimo dal look occidentale. Al primo ricevimento di corte dopo il ritorno, tagliò con le forbici le barbe di alcuni boiardi delle famiglie più antiche, creando un grande sconcerto generale.

La società russa non era per niente pronta a recepire questa innovazione modernizzante: la chiesa non voleva benedire gli uomini senza barba, e ci fu perfino chi, privato della propria barba, si suicidò. Allora, il 5 settembre 1698, lo Zar introdusse una tassa speciale per coloro che la barba volevano tenersela a ogni costo. Chi pagava otteneva in cambio un gettone come ricevuta, per dimostrare di essere in regola.

Nel 1705 non portare la barba diventò un obbligo: poterono tenerla solo i sacerdoti, i monaci e i contadini. La tassa aumentò in modo spropositato: nobili e funzionari statali dovevano pagare l’iperbolica cifra di 600 rubli all’anno, i mercanti 100, gli altri cittadini 60. Quelli che erano colti con la barba senza aver pagato finivano ai lavori forzati finché non risarcivano tutta la somma. I contadini erano esenti dalla tassa, ma ogni volta che si recavano in città dovevano versare un copeco “per la barba”.

La tassa contribuì a rimpinguare le casse del regno per un grande progetto: la costruzione della città più a nord del mondo, sul delta della Neva, dove il fiume sfocia nella baia omonima, parte del golfo di Finlandia. La nuova città fu chiamata San Pietroburgo, fu a lungo capitale dell’Impero russo e nella storia cambiò nome ben due volte: per volere dello Zar Nicola II nel 1914 fu rinominata Pietrogrado, mentre dal 26 gennaio 1924, cinque giorni dopo la morte di Lenin, fu chiamata Leningrado, e tale rimase fino al 6 settembre 1991, quando tornò all’antico nome.

La tassa sulla barba fu abolita solo nel 1772, e la barba dei russi potè tornare ai suoi fasti originari: nel ‘900 l’uso ortodosso della barba si diffuse nella Russia prerivoluzionaria, la barba veniva fatta nuovamente crescere in segno di virilità, e danneggiare la barba d’altri diventò un reato punito con il pagamento di un’ammenda.