DAILY LA DATA

6 dicembre 1768
Esce l’Enciclopedia Britannica

Dev’essere stato un bello smacco per i francesi – universalmente noti, per merito di Denis Diderot e di Jean-Baptiste Le Rond d’Alembert, per aver dato alle stampe a partire dal 1751 l’Encyclopédie – quando vennero a sapere che il 6 dicembre 1768 uscì a Edimburgo, in Scozia l’Encyclopædia Britannica, per secoli considerata “la Bibbia del sapere”.

A onor del vero l’illuministica opera parigina di Diderot e d’Alembert già all’inizio fu semplicemente la traduzione dell’inglese Cyclopaedia uscita nel 1728 e furono gli italiani, prima dei francesi, a compiere quest’opera tra il 1748 e il 1749 pubblicando in lingua italiana in nove volumi in quarto il lavoro di Ephraim Chambers. Uscì a Venezia dove avevano visto la luce tra il 1701 e il 1709 i primi volumi enciclopedici dell’Età moderna, la Biblioteca universale sacro-profana di Vincenzo Coronelli.

Ma per tornare all’Encyclopædia Britannica. A dictionary of Arts and Sciences, Compiled upon a New Plan, o come a lungo è stata chiamata semplicemente alla Britannica, che come si è affermato uscì il 6 dicembre 1768, il merito di essa va al libraio e stampatore Colin Macfarquhar e all’incisore Andrew Bell, che mascherarono i propri nomi servendosi dello pseudonimo “Society of Gentlemen”. Con loro il redattore vero e proprio delle voci, il ventottenne William Smellie, cui vennero offerte 200 sterline per scrivere quella montagna di carta. L’enciclopedia uscì al prezzo di 6 pence. Fu completata nel 1771, contava 2.391 pagine e 160 illustrazioni e ne furono vendute circa 3.000 copie.

Per due secoli buoni la Britannicaè stata riconosciuta come la più autorevole fonte su un qualsiasi argomento. Inizialmente l’opera comprendeva ricerche molto specialistiche rivolte a un pubblico di studiosi, tra le quali spesso venivano enunciate nuove teorie.

Agli inizi del XX secolo, quando fu edita l’undicesima edizione, l’enciclopedia presentò voci più brevi e più facili da leggere anche da un pubblico più vasto, in considerazione del fatto che le riviste accademiche, i libri di testo e le pubblicazioni specializzate contenevano autorevoli trattazioni di singoli argomenti. Tuttavia l’alta reputazione e la posizione preminente nella cultura di lingua inglese della Britannica non sono mai venute meno, nemmeno quando ha iniziato ad avvalersi di Dvd e Cd-Rom e di altre versioni digitali: anzi, Jorge Cauz, presidente di Encyclopaedia Britannica Inc. – che dal 1901, nonostante il nome, risiede a Chicago negli Stati Uniti – ha annunciato nel 2012 che l’edizione 2010 (la 15° in 32 volumi) è l’ultima ad essere pubblicata in forma cartacea, poiché solo l’1% delle vendite deriva dalle edizioni a stampa.

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