IL NUMERO

62

Si intitola A Room on the Garden Side, il racconto inedito di Ernest Hemingway, scritto 62 anni fa e appena pubblicato dal periodico statunitense “The Strand magazine” su concessione della Hemingway Estate, che gestisce il patrimonio lasciato dallo scrittore.

Il racconto fa parte di una serie di cinque storie che Hemingway aveva proposto al proprio editore nel 1956, due anni dopo l’assegnazione del Nobel per la letteratura e cinque prima di togliersi la vita con un colpo di fucile. Era di fatto cominciato l’inarrestabile declino dell’uomo e dell’artista (che nel 1953 aveva vinto anche il Pulitzer con Il Vecchio e il mare) ormai privo di ispirazione, incapace di tradurre nei nuovi libri la semplicità rivoluzionaria e innovativa che ne aveva caratterizzato gli esordi e il periodo più produttivo.

Ambientato a Parigi durante la Seconda guerra mondiale, A Room on the Garden Side ha per protagonista Robert, che come l’autore è soprannominato Papa, un alter-ego di Hemingway a tutti gli effetti, appassionato di vino («uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo» si legge nel romanzo Morte nel pomeriggio) e di poesia, stanco della guerra e critico verso chi con la guerra lucra e si arricchisce.

Secondo quanto riporta la CNN, infatti, il racconto si apre all’Hotel Ritz nella capitale francese, dove un gruppo di soldati beve vino e discute di guerra, poesia e romanticismo. «Eravamo tutti nella stanza al Ritz e le finestre che davano sul giardino erano aperte. Ero sdraiato contro quattro cuscini su uno dei letti, senza stivali, leggendo, e gli altri letti erano coperti con mappe del paese che avevamo attraversato».

La critica sembra essere unanime: in questo racconto si ritrova il miglior Hemingway con i temi a lui più cari, scritti con il linguaggio semplice e scarno cui aveva abituato i propri lettori.