IL NUMERO

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Il monaco buddista vietnamita Thich Nhat Hahn durante una camminata meditativa

È la percentuale di pazienti affetti da dolore cronico che, ricorrendo alla meditazione, hanno ridotto l’impiego di oppioidi ed altri farmaci antidolorofici. Lo studio, pubblicato sul “Journal of Consulting of Clincal Psychology” è stato condotto all’Università dello Utah negli Stati Uniti su un campione di 115 volontari affetti da dolore cronico, stress e ansia che si sono sottoposti per 2 mesi ad un protocollo comprendente terapie convenzionali e una sessione di 15 minuti al giorno di meditazione mindfullness e respirazione consapevole da svolgere prima di assumere gli antidolorifici.

Tre quarti circa dei pazienti abusava di medicinali oppiacei assumendo dosi anche fino al doppio della prescrizione medica. Al termine dello studio l’impiego di oppioidi è risultato ridotto appunto nel 63% dei pazienti ricorrendo all’aumento della consapevolezza su se stessi e sugli effettivi bisogni del proprio organismo. Il 22% dei pazienti ha inoltre mostrato un miglioramento del benessere psicofisico. I risultati della ricerca sono stati controllati anche dopo 3 mesi di follow-up.

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