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Zanzare da una sola in 80 giorni

Zanzare, che velocità! come riprodursi di gran carriera e infestare giardini e case anche in città

Zanzara è femmina, ebbene sì.  Campa di più, è lei a succhiare il sangue, e depone fino a 300 uova alla volta. Il maschio invece no, si nutre di composti zuccherini per acquisire le energie necessarie allo sforzo riproduttivo, insegue bovino il richiamo emesso dall’arzilla femmina della sua specie e la feconda direttamente in volo, con gran velocità. Le zanzare non ronzano per tenerci svegli la notte, ma per accordare i suoni per la riproduzione.

A soli due giorni dalla nascita la zanzara è già pronta per riprodursi, e da una sola  si possono generare oltre i 65 miliardi di miliardi di nuove fameliche creature: la zanzara femmina infatti vive fino a sei – otto settimane,  mentre il maschio arriva a malapena a due settimane.

Come potrebbe deporre tutte queste uova, quella povera zanzara, se non ci succhiasse il sangue necessario alla loro maturazione? Siamo anche noi anelli di una catena alimentare, quindi.

Se alimentare colonie di zanzare vi piace, non dovrete far altro che lasciare acqua stagnante in giardino o in terrazza, nei sottovasi delle piante; evitare di accendere zampironi e piastrine o liquidi insetticidi per sterminarle; esporvi nelle ore canoniche al salasso, con l’intento di contribuire alla moltiplicazione della specie; scacciare eventuali gechi residenti sulle pareti di casa vostra. Ma occhio ai veleni sparsi dai vicini di casa!

Sull’utilità e il senso delle zanzare in questo mondo sono in molti ad interrogarsi; il maschio collabora a impollinare alcune colture e alcuni fiori, fra i quali le orchidee, e assieme alla femmina entra nella catena alimentare di pesci, tartarughe, libellule, uccelli e pipistrelli. Ma in città è difficile che una riduzione numerica possa essere garantita dalle specie che se ne nutrono, perché sono sempre meno.

Il problema vero, però, è che fra le oltre tremila specie di zanzare ce ne sono almeno settanta responsabili della diffusione di alcune delle più pericolose malattie al mondo, come la malaria (438.000 morti solo nel 2015) la dengue (22.000 vittime l’anno) o la febbre gialla (30.000 morti l’anno).

Per impedire la diffusione di queste malattie, una delle soluzioni ipotizzate è l’eliminazione delle zanzare. Ma che succederebbe se davvero scomparissero? Gli scienziati sostengono che nemmeno chi le mangia ne avvertirebbe la mancanza, ma non lo sanno per certo. Un articolo del National Geographic prova a fare il punto al riguardo, ma i commentatori ne approfittano per enunciare un mantra ormai piuttosto comune: non è la zanzara che merita di estinguersi, ma l’uomo.