Sono 7.000 gli addetti che lavorano nel “settore” del caffé, una delle bevande preferite, se non proprio la favorita, degli italiani. E proprio per questo un “tonico” per l’economia italiana in ogni suo segmento di mercato, dato che si parla di un giro di affari di circa 5 miliardi di euro: l’Italia è il secondo Paese importatore al mondo di chicchi e sempre il secondo Paese consumatore di caffè, con un quantitativo di 5,65 kg pro capite: prima dello Stivale, solo la Germania. In tutto il Paese sono attive ad oggi oltre 800 torrefazioni che danno lavoro a circa 7 mila addetti. A questi devono essere aggiunti i lavoratori impiegati nel settore del commercio al dettaglio, arrivando così da un totale di 10 mila lavoratori complessivi che trovano impiego a vario titolo nel comparto del caffè.
Quello che sta crescendo enormemente è il mercato dell’automatico: in Italia si contano 34 industrie con quasi 1.300 dipendenti per un fatturato di oltre 430 milioni di euro. Il vero core business di questo settore è l’esportazione di macchine da caffè made in Italy, che all’estero sono evidentemente molto apprezzate. In tutta Italia sono presenti oltre 800 mila cosiddette “vending machine”, distributori automatici, che erogano ogni giorno caffè e bevande varie in strutture pubbliche, private, uffici vari; un’eccellenza a livello mondiale, uno dei cavalli di battaglia del made in Italy.