IL NUMERO

70

70 è la percentuale di italiani che lamentano problemi legati all’ora legale, in vigore dallo scorso 31 marzo. Gli effetti psicofisici che comporta mettere un’ora avanti anche l’orologio biologico si riassumono in stanchezza, nervosismo, sonnolenza, scarsa concentrazione e bassa produttività, disturbi con i quali almeno 7 italiani su 10 dovranno fare i conti nelle prossime settimane. A dirlo è un sondaggio on line promosso da Eurodap, un’associazione senza scopo di lucro nata per promuovere la conoscenza del disturbo da attacchi di panico, a cui hanno partecipato 658 persone di ambo i sessi, di età compresa tra i 18 e i 67 anni. il 70% lamenta, in questo periodo, problemi d’insonnia; il 76%, sostiene di essere meno produttivo sul lavoro e di avere sbalzi di umore; il 90%  afferma che il cambio di orario incide negativamente sul proprio stato psicofisico in generale.

Insomma, un vero e proprio jet leg, che, secondo la psicoterapeuta Paola Vinciguerra, presidente di Eurodap e direttore scientifico del sito “Bioequilibrium“, «acutizza problemi psicofisici preesistenti e, in individui che hanno difficoltà ad addormentarsi e presentano ansia e depressione, provoca un peggioramento. (…) può comportare – aggiunge – uno squilibrio dell’organismo, tanto che il nostro orologio biologico può aver bisogno anche di alcuni giorni per riassestarsi. La privazione di sonno comporta un aumento del rilascio di cortisolo che, oltre a incidere a livello cardiovascolare, può comportare anche un cambiamento al livello umorale».

Tags