Tante sono nel mondo le persone analfabete e di queste 2/3 sono donne. Un sesto della popolazione mondiale non sa leggere scrivere o far di conto. La maggior parte proviene da Africa sub sahariana e Asia meridionale.
Ma ognuno ha il proprio analfabetismo. Nel mondo così detto occidentale l’analfabetismo funzionale, cioè l’incapacità di utilizzare e comprendere parole in un discorso, fare un calcolo o compilare un test, riguarda 80 milioni di individui.
In Italia il 27,9% della popolazione si ferma al primo livello della valutazione piaac-ocse per le conoscenze linguistiche (capacità di esaminare ed integrare testi digitali o stampati, continui, discontinui o misti in base a determinati criteri, uso di vocabolario di base) e il 31,9% per le competenze matematiche (contare, mettere in ordine alfabetico o numerico, semplici calcoli aritmetici con numeri interi), contro un 5% di media dei 24 paesi coinvolti nell’indagine, 17 europei e 7 extra europei: Australia, Austria, Belgio, Canada, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Irlanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Corea del Sud,Slovacchia, Spagna, Stati Uniti e Svezia.
Con questi dati l’Italia si posiziona ultima nella ‘classifica’ Literacy delle competenze alfabetiche, e penultima in quella Numeracy.
