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La % mondiale di “cybercrime”

Sono in forte aumento i crimini informatici, spesso vere e proprie aggressioni ai sistemi di protezione dei dati on line

Il “cybercrime”, cioè gli attacchi compiuti per estorcere denaro, rappresentano l’85% delle aggressioni informatiche mondiali con un aumento del +3,8%. È quanto emerge dal rapporto sui primi sei mesi del 2019 realizzato dall’Associazione italiana per la sicurezza informatica (Clusit) di cui da conto un take dell’Ansa.

Le tecniche più usate dai obiettivi cyber-aggressori sono i malware (virus malevolo) “semplice”, prodotto industrialmente a costi decrescenti, le tecniche di phishing e social engineering (cioè lo studio del comportamento di una persona al fine di carpire informazioni). Tra i settori più bersagliati la sanità, con 97 attacchi gravi su un totale di 757 globali, con un aumento del 31%. Il numero di casi censiti, soprattutto con finalità̀ di cybercrime e furto di dati personali, è aumentato del 98% rispetto al 2017. Segue il settore della Grande distribuzione organizzata e del retail, con un incremento degli attacchi del 40%, mentre diminuiscono gli attacchi gravi verso le categorie Government e Banking-Finance.

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