LA DATA

9 agosto 1173

Una torre mai sprovvista del suo epiteto formulare, quella di Pisa: da molti secoli infatti è la Torre Pendente, ovvero che pende, che pende, che pende, come dice la canzoncina a lei dedicata. Campeggia in Piazza dei Miracoli assieme al Duomo e al Battistero, e il suo ruolo naturalmente è far da campanile della chiesa. Alta 56 metri disposti su 8 piani, provvista di 7 campane, la prima pietra della Torre di Pisa è lì dal 9 agosto 1173; sarà finita quasi ottanta anni dopo, nel 1350. Per la sua caratteristica pendenza deve ringraziare il terreno argilloso e sabbioso sul quale poggia, tanto che cominciò ad inclinarsi fin dall’edificazione del terzo piano. A quel punto si fermarono i lavori, e gli architetti studiarono ostinatamente come poterne evitare la caduta: i piani successivi infatti sono stati costruiti con una curvatura in senso opposto alla pendenza. Anche la Torre, come il Battistero, è probabilmente di  Diotisalvi, e le sue 14.523 tonnellate stanno in equilibrio perché la verticale che passa per il baricentro cade all’interno della base di appoggio. Ognuno dei suoi otto piani è circondato da una loggia di archi a tutto sesto a riprendere il motivo della facciata della cattedrale, e le sue sette campane ancora suonano prima delle messe in Duomo, adesso grazie a un sistema elettronico. Ogni campana della torre ha il suo nome: Assunta, Crocifisso, San Ranieri, Dal Pozzo, Pasquereccia, Terza, Vespruccio. La campana Assunta, con i suoi 3620 kg, è la più grande, mentre la campana Pasquareccia è la più antica, e un tempo, quando era collocata nel palazzo di Giustizia, veniva suonata quando moriva un traditore.

La povera torre però nel corso dei secoli ha aumentato la sua pendenza, lasciando ai posteri gli interventi di consolidamento, non sempre felici. Nell’Ottocento vennero fatti lavori di restauro e analisi del terreno, dalle quali si capì che sotto c’era una discreta quantità d’acqua.  L’architetto Alessandro Gherardesca nel 1838 pensò bene di utilizzare delle pompe per aspirare l’acqua del sottosuolo, ma il rimedio fu peggiore del male perché la Torre, per effetto della subsidenza causata dall’improvvida asciugatura, aumentò la sua pendenza.

Nel 1908 venne istituita dal Ministro della Pubblica Istruzione una “Commissione per lo studio delle condizioni della Torre di Pisa” e nel 1935 le fondamenta furono isolate tramite iniezioni di 92 tonnellate di cemento, praticando 391 fori obliqui alla base del cilindro e rimuovendo le lastre del pavimento. Anche stavolta l’opera di consolidamento non fece che aumentare la pendenza.

Altre forme di consolidamento sono state progettate negli ultimi anni, con le quali è stata garantita la riduzione della pendenza, ma i 4 gradi canonici sono rimasti. altrimenti i turisti come potrebbero farsi le foto ricordo mentre la sostengono?

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