Sono 9 le password diverse, che in media ogni utente della rete deve ricordare, dato che gestisce almeno 11 account on line. Il 2 maggio ricorre il World Password Day 2019, nato nel 2012 e “celebrato” ogni anno il primo giovedì di maggio. In questa occasione, la società Nuance ricorda questo dato, precisando che nell’ultimo anno, una persona su quattro è stata vittima di una frode informatica, con una perdita media di 2.000 dollari, proprio a causa di password inefficienti. Del resto, da anni, la più usata nel mondo è “123456”. La risposta a questo preoccupante scenario è la biometria, il sistema in grado di riconoscere e identificare un individuo in base ad alcune caratteristiche fisiologiche, come la retina o le impronte digitali, l’analisi del volto, la voce.
La sua adozione sta crescendo rapidamente. «In tutto il mondo – riporta l’Ansa – oltre 400 milioni di consumatori generano più di otto miliardi di autenticazioni biometriche con successo ogni anno. Gli utenti di età compresa tra i 18 e i 24 anni sono quelli più abituati all’uso della biometria: sono quasi due terzi (59%), rispetto a circa un consumatore su cinque (22%) di età pari o superiore ai 55 anni».
