DAILY LA PAROLA

Abbacinare
#paroledasalvare

Da un antico supplizio il verbo che indica la momentanea perdita della vista per troppa luce o grande fascino

Dall’elenco di #paroledasalvare proposto dall’ultima edizione del dizionario Zingarelli ci piace d’istinto salvare dall’oblio una parola che sembra avere una sfumatura positiva, il senso di un evento a sorpresa che lascia ciechi di meraviglia e stupore. Abbacinare in effetti ha proprio questo significato: accecare con il fuoco, ma non in senso metaforico, proprio alla lettera.

Allora, se si guarda alla pratica da cui trae origine questo verbo, il senso è tutt’altro che positivo. Si fa infatti riferimento a una pratica cruenta e feroce. Si tratta infatti di un’antica forma di tortura, di cui fu vittima anche Pier delle Vigne, secondo la narrazione dantesca nella Commedia. In pratica si accecava la vittima avvicinandogli agli occhi un bacino rovente, letteralmente lo si abbacinava. Questo tipo di supplizio venne praticato ben oltre il medioevo.

Successivamente, per analogia, tutto ciò che toglieva improvvisamente la vista anche solo per qualche istante, come il sole dritto negli occhi, si conquistò l’uso del verbo abbacinare. L’utilizzo più bello è però quello metaforico. Si può rimanere abbacinati dalla bellezza, dal fascino, da tutto ciò che va talmente oltre la nostra capacità di vedere da toglierci la vista. Il rovescio della medaglia è che, spesso, quando si viene abbacinati – in senso proprio o metaforico – poi si sbanda e si va fuori strada.