DAILY LA PAROLA

Adombrarsi
#paroledasalvare

Tra le #paroledasalvare individuate da Zanichelli, anche "adombrarsi"

Adombrare, usato prevalentemente nella forma riflessiva, adombrarsi, è un verbo molto raffinato ed elegante. Nella forma attiva significa coprire d’ombra, offuscare, ma, in senso figurato anche delineare, rappresentare, lasciare intravedere velatamente, come sinonimo di alludere o nascondere.

Adombrarsi vuol dire accigliarsi, aversene a male, impermalirsi, incollerirsi, irritarsi, offendersi, risentirsi, stizzirsi, turbarsi, velarsi, annuvolarsi, offuscarsi, ombreggiarsi, oscurarsi, rabbuiarsi, fino anche a spaventarsi davanti a un’ombra, come del resto lascia intuire il suo etimo, dal latino adumbrare (abbozzare), composto da umbra (ombra) e dalla preposizione ad-.

Nessuno dei verbi elencati come sinonimo, soprattutto della forma riflessiva, è capace di raccogliere in sé il significato più profondo di questa parola, in cui la protagonista è l’ombra, «quell’area scura proiettata su una superficie da un corpo che, interponendosi tra la superficie stessa e una sorgente luminosa, impedisce il passaggio della luce», scrive wikipedia.

Coprire d’ombra, quindi, rendere più scuro. Facile da questo significato attivo immaginare il rapido passaggio di un’ombra negli occhi della persona con cui si sta parlando, turbata da un pensiero, da qualcosa che è stato detto, che comporta una virata dell’umore verso il grigio (il colore dell’ombra) o il nero. Adombrarsi è tipico delle persone permalose, cui basta poco per turbarsi e incupirsi e spesso ci vuole molto per far di nuovo schiarire i pensieri, scacciando l’ombra che li ha resi scuri.

Per questi caratteri particolari che si adombrano per niente, si usa manco a dirlo, anche l’aggettivo ombroso, solitamente riservato al cavallo. Ma nel caso dell’animale, ne descrive una caratteristica tipica, la facilità con cui si spaventa per un nonnulla. Un’ombra, appunto.