LA PAROLA

Annaspare

Annaspare secondo l’Accademia della Crusca significa avvolgere il filo sul naspo per formare una matassa; per derivazione, oggi, questo termine viene utilizzato per indicare la condizione di agitarsi in maniera confusa, nel vano tentativo di trovare un solido appiglio cui attaccarsi, ma significa anche confondersi o esprimersi male, non riuscire a farsi capire.

In effetti, il movimento delle braccia che arrotolano un filo su un asse orizzontale somiglia molto al movimento confuso di chi cerca un appiglio per non cadere o per non affogare. Da qui deriva il modo di dire annaspare  nell’acqua, riferito a chi non sa nuotare, oppure a chi gesticola cercando di farsi comprendere, ma anche lo studente che annaspa nella risoluzione di un compito difficile. È, infatti, tipico delle espressioni linguistiche italiane, prendere origine da un gesto conosciuto, molto utilizzato in passato, come appunto filare, da cui è nato l’attuale significato del verbo annaspare.

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