DAILY LA PAROLA

Anti

Il prefisso anti- ha alcuni significati che lo rendono strumento di crescita della coscienza civile

In questo brevissimo pezzo che assomiglia di più ad un proclama non ci occuperemo dei molti significati componibili con il prefisso anti-, ma solo di quei pochi che lo rendono assimilabile ad uno strumento di coscienza civile.

Quindi ce ne restano tre:
a) opposizione, avversione, antagonismo, come in antipapa, antischiavista;
b) attitudine a combattere o prevenire, soprattutto in denominazioni di rimedi terapeutici o profilattici: antiallergico, antinevralgico, antisettico, antispasmodico;
c) capacità di evitare o impedire: antiabbagliante, anticoagulante, antifurto, antisismico.

A modesto parere di chi scrive, c’è un anti che contiene tutti e tre i significati di cui sopra, ed è antifascista. Un buon motivo per essere oggi antifascisti ce lo spiega a chiare lettere Antonio Gramsci ne L’Ordine Nuovo del 26 aprile 1921:
«Il fascismo si è presentato come l’anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano».

Chi si dichiara antifascista, ai nostri giorni, dovrebbe rendersi conto dei mutamenti politici in atto ed opporsi con tutte le sue forze non solo a tutti i fascismi ancora latenti nella nostra società, ma anche a tutto ciò che può portare al fascismo. Non serve la presenza di fascisti per l’instaurarsi di comportamenti fascisti.

Ed ecco che abbiamo attribuito un valore al nostro prefisso: ciò che lo rende forte è la sua componente, diciamo così, militante. Non sei Anti solo dichiarandolo, devi stare al pezzo! Solo l’agire ti rende Anti. Quindi, se a chiunque di voi pungesse vaghezza di essere Anti-qualcosa, siate militanti in ogni più piccola azione! Altrimenti risulterete poco credibili oltre che radical-chic, ma sopratutto sareste inefficaci. E per chiuderla con Brancaleone da Norcia: «Oh, gioveni! Quando vi dico “sequitemi miei pugnaci”, dovete sequire et pugnare! Poche conte! Se no qui stemo a prenderci per le natiche».