DAILY LA PAROLA

Arborescente

Quel che è arborescente intreccia i suoi rami come un albero, ma albero non è: sviluppa strutture che crescono come a volte fa il pensiero, se fecondo

Arborescente, che ha forma di albero, ma che albero non è. Lo sono tipicamente certe piante che paiono potenzialmente tali, che sembrano potersi evolvere in quella direzione, ma che per loro natura non lo faranno. Lo sono quindi tipicamente quelle specie vegetali non arboree, caratterizzate da fusti consistenti, ma con scarsi rami, come certe felci tropicali.

Alle nostre latitudini potremmo definire arborescente ad esempio il fiore dell’agave. L’altro significato della parola si sviluppa invece nella direzione opposta, essendo arborescente la cosa che prenda proprio la forma dei rami dell’albero, che si accresca o direzioni ramificandosi, sia concretamente che in senso figurato, procedendo per gemmazione, dando origine a strutture complesse, regolari eppure inaspettate, come certi cristalli, o quelle disegnate dall’avanzare dell’acqua in mille rivoli, il delta del fiume.

Può essere arborescente anche il pensiero che non sia sequenziale, ma portatore di una logica divergente, emotiva, apparentemente casuale che, seppure possa apparire random, cioè aleatoria nel senso di casuale, tale non è: porta l’intuizione, il punto di vista inaspettato, la soluzione che definiamo geniale, ai linguaggi delle arti. In questo senso è una parola luminosa, un variopinto fuoco d’artificio.

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