LA PAROLA

Bilancio

Inizia il nuovo anno, è tempo di bilanci (e buoni propositi). Il bilancio, come dice la parola stessa, che deriva dal verbo bilanciare e dalla parola bilancia, significa fare un confronto, soppesare situazioni e risultati, valutare aspetti negativi e positivi della propria attività o della propria vita, tracciare una riga tra il pro e contro, magari alla ricerca di un pareggio che non è detto arrivi.

Di bilancio si parla in termini economici e finanziari, essendo di fatto il rapporto tra le entrate e le uscite, sia in un’azienda privata che in una Pubblica amministrazione (all’approvazione del bilancio è legata la vita degli organi elettivi). Se ne sente discutere soprattutto in questo periodo, in cui il Parlamento è stato impegnato a varare la Legge di bilancio, lo strumento di governo previsto dall’Articolo 81 della Costituzione italiana, attraverso il quale l’esecutivo comunica al Parlamento, con un documento contabile di tipo preventivo, le spese pubbliche e le entrate previste per l’anno successivo, in base alle leggi vigenti (a differenza del rendiconto consuntivo, che è invece elenca le entrate e le spese nell’anno finanziario a cui il bilancio si riferisce). Allo stesso modo si dice bilancio familiare, riferendosi alla gestione economica della “casa”.

Si fa il bilancio dei morti e dei feriti quando si contano le vittime di un incidente, di una sciagura, di una calamità naturale, in questi giorni anche per i soliti botti di Capodanno.

In ambito scientifico, si usa l’espressione bilancio organico per indicare il rapporto tra la quantità somministrata e quella eliminata di una determinata sostanza; bilancio di materia, «quando – spiega il vocabolario Treccani – si confronta la quantità delle sostanze messe a reagire, in un processo chimico, e la quantità dei prodotti ottenuti»; bilancio energetico quando si confronta l’energia posseduta in varie forme da un sistema prima e dopo una sua trasformazione (meccanica, chimica, termodinamica, ecc.).

Si fa un bilancio di competenze, nell’ambito dell’orientamento lavorativo, quando si mette a punto un progetto professionale che tenga conto delle caratteristiche personali, analizzate e misurate attraverso l’uso di materiali strutturati.

Senza alcun dubbio il bilancio più difficile è quello della propria vita, che si spera sempre sia soddisfacente e che, come dice Altan, dopo averlo fatto «non capiti un’ispezione della finanza».

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