LA PAROLA

Chiacchiera

La chiacchiera (in inglese chat, termine oggi molto più in uso) è una conversazione superficiale che avviene tra persone che disquisiscono su un argomento di cui sono poco informate. La parola, in questo dialogo inconcludente, si svuota di significato e si priva di scopi educativi o d’utilità. Sono frasi tipiche della vita quotidiana, utili per interloquire con persone che non si conoscono e con cui non abbiamo niente in comune. Quando chiacchieriamo infatti stiamo di solito parlando del più e del meno, di argomenti futili, volti a passare il tempo.

La chiacchiera è anche tipica di un ambiente corrotto da valori materiali come il denaro e il potere. Il termine fu coniato dai grandi drammaturghi novecenteschi Ibsen e Strindberg che ironizzavano sulla società borghese, incapace di comprendere il suo inevitabile declino. Essi, per dimostrare la superficialità di questa classe, raccontavano storie dai dialoghi vaghi, falsi e inattendibili, colmi di menzogne e in cui regnava l’ipocrisia.

I due drammaturghi auspicano un ritorno al teatro di parola, emblematico delle opere shakespeariane, in cui la chiacchiera faceva solo da sfondo e i dialoghi erano profondi, ricchi di significati e capaci di portare in scena la tragedia. Questi ideali vennero in seguito condivisi dai Grotteschi, una corrente artistico letteraria italiana, che utilizzava giochi di parole per distruggere e privare di senso il parlato umano. Nelle loro opere la chiacchera nasceva da uno squilibrio tra un personaggio drammatico e lo spirito parodistico o satirico che lo scrittore gli attribuiva. Tutto ciò stava a dimostrare che questi personaggi senza anima fossero incapaci di provare emozioni forti come l’amore, l’odio o il dolore. In essi regnava l’ipocrisia e l’indifferenza.

Tra i principali esponenti di questo movimento troviamo personaggi come Pirandello, Antonelli, Chiarelli e Rosso di San Secondo, convinti che il dramma teatrale dovesse avvenire nelle parole ma che tutto ciò non fosse possibile in un contesto culturale simile a quello che li circondava, in cui ciascuno viveva imbrigliato da codici morali senza avere la possibilità di esprimere la propria opinione. Questa realtà, per la sua superficialità e la sua ipocrisia, assomiglia molto al nostro mondo, dove la chiacchera ormai caratterizza la vita quotidiana.

 

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