CRITICA FILM

Chiamiamolo col suo nome: deludente

Quando alcuni anni fa uscì il libro di Aciman, da cui è tratto il soggetto di Chiamami col tuo nome, l’ho letto e recensito con un solo aggettivo: irritante. Però ammiro molto Guadagnino e ho pensato che avrebbe potuto trarne spunto per un film di livello. Delusione e noia.

Fortemente estetizzante, cosa che Guadagnino sa fare con grande classe, ma resta sempre ad un livello di superficie, oscillando tra lo stereotipo e, a volte, anche il ridicolo, come la figura del padre che, dopo esser stato per tutto il film una specie di macchietta (“professore cretinetti”), nel finale diventa improvvisamente un padre-psicologo di vedute larghissime e profondissime, in un dialogo improbabile e surreal-dionisiaco con il figlio sulla sua esperienza omosessuale.

Forse esagero, vale il principio che se ti aspetti tanto rimani molto deluso, mi farà piacere sentire altri pareri.

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