LA PAROLA

Chupa Chups

Una caramella che è un’opera d’arte. Talmente famosa che il logo floreale che ne contraddistingue la confezione porta la firma di Salvador Dalì. Erano gli anni Settanta quando fu disegnato, ma il lecca-lecca più famoso al mondo già imperversava sui banconi di bar e affini da più di dieci. Una leccornia, il chupa chups, che almeno una volta nella vita abbiamo assaggiato. Di più, dite voi? Sì, molte di più, confessiamo noi…

Irresistibile e dolcissimo, da poco il chupa chups ha festeggiato i 60 anni. Con numeri impressionanti. Oltre 70 milioni di pezzi venduti, più di 130 gusti prodotti. 

Nacque nel 1958, sulle note della vittoria a Sanremo di Nel blu dipinto di blu, chiamandosi “Gol”  perché «permetteva ai bambini di non sporcarsi le mani». Un’invenzione tra le più golose e longeve di sempre, frutto del genio pasticcere di Enric Bernat, spagnolo, figlio d’arte.

Un dolce legato alla sua immagine, al suo modo di presentarsi, il chupa chups, tanto da essere considerato un’icona pop. E, nello stesso tempo, un prodotto iper professionale: la casa produttrice ha scientificamente calcolato che occorrono 16 minuti per gustarselo appieno.

Venduto in 103 paesi in tutto il mondo, non conosce confini d’età, oltre che geografici: basti pensare che nell’ultimo Black Friday ne sono stati venduti quasi 380mila esemplari. Più della popolazione di Bologna.

Il suo motto, “Forever Fun”, è stato abbracciato da decine di personaggi famosi. Dalle Spice Girl, che negli anni Novanta lo utilizzarono come accessorio di scena, a Britney Spears, Madonna, Naomi Campbell, Giorgio Armani.

Un dolce alla moda, perfetto per l’alta moda: numerose collezioni di pret-à-porter negli anni hanno infatti portato il lollipop più famoso del mondo su gonne, spolverini, jeans e qualsiasi altro capo d’abbigliamento.

Il successo del chupa chups, oltre alla sua irresistibile bontà, è dovuto a un’intuizione di marketing del suo creatore, Enric Benat: affinché le sue caramelle risaltassero più di qualunque altro dolce,  inventò un particolare espositore – chiamato “cap and flag” – da mettere più in alto vicino alla cassa, colorato e divertente quanto bastava per attirare l’attenzione dei bambini e convincere le mamme.

Dal 2006 la Chupa Chups S.A. è stata acquistata dalla Perfetti Van Melle e le campagne di marketing si sono ulteriormente perfezionate, tanto che oggi esistono i chupa chups per singoli paesi (a seconda dei gusti preferiti dalla gente del posto) come il  “Dulce de Leche” in Messico, il Tè Verde, Tè al Limone o Tè alla Menta in Cina e l’uva negli Usa. Oltre a strane ricette che possono piacere anche agli adulti: salty lemon, daiquiri, pop-corn, espresso.

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