LA PAROLA

Cruciverba

Un rettangolo di caselle bianche e nere, contrassegnate da numeri, cui corrispondono una serie di definizioni. Eccolo lì il rompicapo degli appassionati dell’enigmistica, il passatempo prediletto dei forzati dell’arte di comporre enigmi, uno dei giochi di genere più diffusi al mondo: il cruciverba o parole crociate o word-cross puzzle, per dirlo in inglese.
Da oltre 100 anni, questo gioco impegna, con diversi gradi e livelli di difficoltà, milioni di persone in tutto il mondo.

È un enigma anche la sua paternità e data di nascita. C’è chi ne attribuisce l’invenzione all’italiano Giuseppe Airoldi, le cui prime parole incrociate furono pubblicate il 14 settembre del 1890 sulla rivista “Il Secolo Illustrato della Domenica”, edita da Edoardo Sonzogno; chi invece sposta la data avanti di 23 anni e il luogo negli Stati Uniti, assegnando a Arthur Wynne, giornalista originario di Liverpool, la pubblicazione del primo word-cross puzzle sul supplemento domenicale “Fun” del quotidiano “New York World”.

In Italia, malgrado l’anteprima di Airoldi, il cruciverba si è diffuso solo intorno agli anni Venti del Novecento. La prima attestazione sicura è del 1925, mentre la locuzione “parole incrociate” venne usata per la prima volta nel 1927. All’editore e scrittore Valentino Bompiani, invece, si deve la paternità del nome cruciverba, che naturalmente ha origine latina, come sostantivo composto da crux-crucis (croce) e verba, plurale di verbum (parola).

La diffusione del gioco nel nostro Paese è legata indissolubilmente alla nascita della rivista “La settimana enigmistica”, tant’è che “Parole crociate” è un marchio registrato dalla testata stessa. Pubblicata per la prima volta nel 1932, sulla copertina del primo numero recava l’immagine dell’attrice messicana Lupe Vélez, ottenuta, appunto, sagomando le caselle nere di un cruciverba. Da allora l’inimitabile (malgrado moltissimi tentativi di imitazione) rivista dell’enigmistica allieta ogni settimana gli appassionati pubblicando, tra gli altri giochi, parole crociate per tutti i gusti.

Esistono infatti diversi tipi di cruciverba e con diversi livelli di difficoltà, legati alle parole scelte, all’ermeticità e alla genericità delle definizioni, al tipo di schema: parole crociate a schema fisso, a schema libero, senza schema, facilitate per i principianti o per chi ha poca voglia di impegnarsi, crittografate, bifrontali, ecc.

Celebri in Italia le parole crociate a schema libero di Piero Bartezzaghi, così complesse, raffinate e difficili, che il suo immancabile cruciverba pubblicato sulla “Settimana Enigmistica” era chiamato per antonomasia il Bartezzaghi.«I migliori schemi sono difficili, ma non devono essere astrusi», sosteneva, aggiungendo «che l’abilità del creatore di parole crociate consiste nell’impegnare il solutore in una sfida leale, lasciandogli aperte le strade per completare il gioco».

Se l’eredità di Piero Bartezzaghi è stata raccolta dal figlio Alessandro, attualmente condirettore della “Settimana Enigmistica” e autore di complicati cruciverba a schema libero, una citazione a parte tra gli enigmisti italiani è per Ennio Peres. Matematico e brillante autore di anagrammi, ogni anno, dal 1988, pubblica su internet il “cruciverba più difficile del mondo”, assimilabile per contenuti e definizioni alla tradizione inglese del cryptic crossword. Una sfida nata per caso, che lo stesso Peres così ha raccontato alcuni anni fa al “Fatto Quotidiano”: «Nell’estate del 1988 Claudio Fracassi affidò a me e mia moglie, Susanna Serafini, la cura di una rubrica di giochi per un settimanale che sarebbe nato qualche mese dopo: “Avvenimenti”. A me, in particolare, chiese di realizzare un cruciverba di quasi impossibile soluzione, perché facesse un certo scalpore. Il prototipo uscì sul numero zero di “Avvenimenti” (12 novembre 1988), con il titolo Il cruciverba più difficile del mondo (coniato dallo stesso Fracassi), e fu riproposto nel primo numero del periodico (1° marzo 1989). La redazione venne sommersa da una valanga di lettere e di telefonate, che contestavano la proposta di un gioco così astruso. Per fortuna arrivò anche una soluzione esatta, a dimostrazione che il cruciverba, sia pur complicato, era comunque risolvibile».

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