DAILY LA PAROLA

Desueto
#paroledasalvare

Precipitato tra le 3.126 parole che il vocabolario Zingarelli 2020 ha deciso di contrassegnare con un fiorellino per indicare che sono a rischio d’oblio o addirittura di estinzione, essendo impiegate sempre meno nel linguaggio corrente, c’è l’aggettivo desüèto  che è proprio quello più indicato per definire tali parole, significando che qualcosa non è più in uso. Dal participio passato del verbo latino desuescĕre (disavvezzare), desuetus, al termine si ricorre per esempio per dire di norme o consuetudini desuete, un tempo in auge ed oggi non più, così come appunto di parole che adesso la bussola lessicale non consente più di individuare.

Letteralmente la parola indica qualcuno non più abituato a qualche cosa, ma in questo significato è stata poco impiegata preferendo ad essa l’aggettivo dissueto. Ha prevalso invece il suo significato appunto di uscito dall’uso.

Ma per una volta – attribuendogli l’hashtag #paroledasalvare – prendiamo la parola alla lettera, nel suo significato letterale di non più abituato a qualche cosa. Desueto dunque è chi di quella parola non è più abituato a far uso rendendola desueta. A quegli individui dalla memoria corta potremmo anche non più ricorrere. Ritenerli non più in uso o, come si direbbe nel diritto, considerarli caduti in desuetudine. Au revoir!

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