AMORE E DINTORNI VISIONI

Dialogo amoroso su un amore o molti

Dialogo tra un lui e una lei (o tra due lui o tra due lei) intorno alla possibilità di amare una persona, molte, nessuna amando, o nessuna non amando. Il contributo di Filosofiga, blog di divagazioni erotiche alla rubrica di TESSERE su sesso e dintorni.

Si può amare una persona o amarne molte, ed anche nessuna amando, o nessuna non amando. Ben strano è l’amore, che a volte non è tale e a volte lo è senza bisogno di chiamarsi così. Per darne un assaggio, Filosofiga, il blog di divagazioni erotiche colte e ricercanti si è inventato per TESSERE, come faceva Platone per dar conto del pensiero di Socrate, un dialogo tra due individui privi di genere e perciò terminanti in * asterisco, una donna e un uomo, due donne o due uomini, non lo sappiamo, che disquisiscono di monogamia e poligamia.

Personaggi: M* = Monogam*

P* = Poligam*

M*: – To’ chi si vede! Come mai in giro?

P*: – Vado in cerca dell’Amore.

M*: – Oh che bello! E com’è fatto?

P*: – Ah, non so. Per adesso ha le sembianze di chi incontro sul mio sentiero. Son tutti belli, questi amori! Non so decidermi… E non voglio farlo!

M*: – Ma in questo modo troverai solo la varietà, non l’Amore…

P*: – Non c’è l’uno senza l’altra… Un po’ come il pane e il burro! Sai chi me l’ha insegnato? Proprio quelli come te! E poi, te l’ho detto, a me interessa più cercare che trovare… A trovare si finisce… a morir di noia!

M*: – Cerca pure, ma ricordati che, fino a quando non sceglierai, una persona varrà l’altra per te, e le tue relazioni a lungo andare finiranno coll’assomigliarsi tutte. Non ci sarà niente che ti terrà legat* a una persona in particolare… quella che ha le caratteristiche di cui non puoi fare a meno, la singolarità che ami.

P*: – No, al contrario. Ognuno è diverso… e proprio per questo insostituibile.

M*: – Per te sono tutti interscambiabili! È la definizione della varietà nell’Amore!

P*: – Ti sbagli, ho i miei piatti preferiti cui non rinuncerei per nulla al mondo… Semplicemente, non posso mangiarli tutti i giorni…

M*: – Perché? Fanno ingrassare?

P*: – Anche. Per questo, stasera, sono in cerca di spuntini nuovi e più leggeri…

M*: – Ma quanti sono?

P*: – Potenzialmente infiniti! Il mare è pieno di pesci e la vita è breve. A proposito… devo andare, non bisogna perder tempo!

M*: – Quanta fretta! Volevo ancora sapere dopo quanto tempo la ricerca può ritenersi esaurita…

P*: – Ah, forse mai. Dimmelo tu, piuttosto, che ti sei risolto a mangiare la sogliola per il resto dei tuoi giorni.

M*: – Beh, io, personalmente, mi son portat* avanti con la tabella di marcia e ho adottato un criterio semplice e chiaro: la priorità cronologica. Tutto sommato mi ritengo soddisfatt*

P*: – E poi sono io quell* che ha fretta! Quindi la sogliola non solo è il primo pesce che hai assaggiato nella vita, ma guarda caso è anche il tuo preferito!

M*: – È così.

P*: – E come fai a saperlo?

M*: – Non posso, per l’appunto. È stata questa l’intelligenza della mia scelta.

P*: – Ma non ti rendi conto che l’ordine con cui incontri le persone è un fatto puramente casuale? Avresti potuto innamorarti di chiunque altro fosse passato per primo sulla tua strada! Come la metti con questa faccenda?

M*: – Non la metto. Non mi pongo nemmeno il problema… son stat* fortunat*…

P*: – Fortunat*, dici? Io dico che ti sei accontentat* come tutti quelli che credono di non poter trovare di meglio. E vi siete inventati questa storia assurda del destino, per mettervi il cuore in pace.

M*: – Può darsi, eppure ognuno di noi non ha forse il diritto di essere amato, chiunque esso sia? L’hai detto tu stesso!

P*: – Ma allora sei tu a sostenere la completa sostituibilità delle persone, non ci arrivi?

M*: – Già, ma è proprio l’ansia di essere sostituibili che tiene insieme due persone, non lo sai? Tu t’illudi di mettere maggior criterio nella scelta solo perché spizzichi un po’ di qua e un po’ di là… ma sei solo un’anima in pena, e prima o poi dovrai fermarti. Altrimenti, vagherai in eterno nel tuo oceano dalle infinite possibilità.

P*: – Sì… certo: un giorno farò “testa o croce”, ambarabàciccìcoccò, oppure mi affiderò all’istinto!

M*: – Pensavo che il tuo metodo fosse un po’ più razionale e sicuro, accidenti… con tutto l’impegno che ci metti nella ricerca! Non hai un foglietto in cui segni i pro e i contro di ciascuno?

P*: – Come no! Ma non servirà a niente e saai perché? Pare che verso i trent’anni ti cada un pero in testa e tutto quello che hai sempre pensato non avrà più alcun senso… Perché la botta in testa sarà tale che ti convincerà di amare moltissimo una sola persona: quella che il destino ha messo sul tuo cammino proprio nel momento in cui la biologia si fa sentire!

M*: – E non lo trovi eccezionale?

P*: – Eccezionale, veramente! Visto che le cose stanno così, non ho alcunché di cui preoccuparmi. E tu nemmeno.

M*: – Bravo, stai in gamba, mi raccomando.

P*: – Grazie. E tu che farai?

M*: – Vado in cerca di tipi come te.

P*: – Come mai?

M*: – Per ricordarmi di quanto ero infelice quando ero anch’io così.

P*: – Auguri, non ce ne sono mica più tanti. Hanno tutti più di trent’anni ormai.

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