DAILY LA PAROLA

Ebbro

Ebbro: proveniente dal latino ebrius, questo termine si riscontra nel dizionario italiano anche nella variante ebro, più rara. Ebbro è una parola dalle molteplici sfumature che può essere interpretata in modo letterale o figurato. Nel primo caso l’aggettivo designa una persona dalla mente offuscata e confusa per aver bevuto, che manifesta tutti i sintomi tipici di un ubriaco: agitazione al limite, iperattività e allegria.

In senso figurato indica invece il temperamento che condividono gli individui fuori di sé, esaltati e preda di un’emozione così forte da  manifestarsi quasi in modo violento. Gli atteggiamenti sono riconducibili anche in questa occasione a quelli di chi alza un po’ troppo il gomito, con la differenza che qua a riempire di euforia sono le sensazioni e gli stati d’animo.

Il giovane che non dorme la notte, perso nel ricordo del profilo della sua donna, il piacevole pomeriggio trascorso con lei e il battito del suo cuore è ebbro d’amore. Lo stesso ragazzo che si scopre tradito dall’amata, scappata con un altro senza lasciargli alcuna spiegazione, sarà ebbro di rabbia e frustrazione.

Il cercatore di tesori che si trova di fronte una montagna di monete d’oro, dopo aver superato prove ed ostacoli in una giungla inospitale, sarà ebbro di cupidigia e desiderio. Quando si accorgerà che tutte quelle ricchezze sono in realtà un miraggio creato dalla sua mente stanca e spinta al limite, si sentirà ebbro di delusione e febbre.

Il lessema raccoglie dunque l’ampia gamma di emozioni che l’essere umano è in grado di sperimentare, conducendole al loro livello estremo ed esaltandole all’inverosimile, producendo determinati effetti su chi le prova.

Effetti che ricordano appunto quelli di un ubriaco, reso instabile e esaltato dall’alcol.

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