CRITICA MOSTRE

Ejzenstejn e la rivoluzione delle immagini

Sergej M. Ejzenštejn, foto dal set del film “Ivan il Terribile”, 1943

Il centenario della rivoluzione socialista russa è l’occasione per conoscere meglio anche il regista e disegnatore Sergej M. Ejzenstejn, autore della pellicola cult La corazzata Potemkin. In mostra a Firenze (nelle Sale di Levante degli Uffizi, fino al 7 gennaio 2018) settantadue disegni provenienti dall’Archivio Statale di Letteratura e Arte di Mosca e realizzati tra i primi anni Trenta e il 1948. Due i criteri scelti nella selezione: le opere venivano considerate dall’autore una trascrizione automatica dei pensieri capace di fissare sulla carta il flusso costante di idee che dialoga con i film e li ispira; lo stile dei disegni, contrassegnato da una linearità sintetica che rimanda al Tre e al Quattrocento pur appartenendo a pieno titolo al clima artistico del periodo. «La tecnica del disegno basato sul puro contorno – scrive il direttore degli Uffizi, Eike D. Schmidt, nel catalogo della mostra – naturalmente richiama il periodo di massima fioritura di quella formula grafica, ovvero il periodo neoclassico, che coincide con quello della corrente filosofica dell’idealismo tedesco e quindi anche hegeliana, che fu adattato da Ejzenstejn dopo l’arrivo in Messico».

Sergej M. Ejzenštejn, dal ciclo Idée sur la musique, 1945, matita nera e matita blu su carta, Archivio Statale di Letteratura e Arte di Mosca (RGALI)
Sergej M. Ejzenštejn, dal ciclo Koshma, 1941, matita rossa e blu su carta, Archivio Statale di Letteratura e Arte di Mosca (RGALI)

Anche il materiale cinematografico è stato allestito in mostra in funzione di un rimando all’arte del passato e alle idee sul montaggio. Da un lato, infatti, le proiezioni mescolano dettagli e scene di Sciopero, La corazzata Potemkin, Aleksandr Nevskij ad alcuni particolari tratti da l’Adorazione dei Magi e da l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci e da La Battaglia di San Romano di Paolo Uccello, svelando significative assonanze. Dall’altro, i film costruiscono un tragitto per raccontare visivamente il montaggio, in un crescendo che dalle singole inquadrature conduce ai frame e alle sequenze compiute.

Contemporaneamente alla mostra fiorentina, la Cineteca di Bologna ha pubblicato un cofanetto Dvd con la versione integrale restaurata de La Corazzata Potemkin con un booklet di approfondimento della genesi del film girato nel 1925 da Ejzenstejn.

Sergej M. Ejzenštejn nel 1930
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