LA PAROLA

Epatico

Epatico è l’aggettivo di derivazione greca ἡπατικός e poi latina hepatĭcus, che indica tutto ciò che è pertinente al fegato. In anatomia l’aggettivo epatico è usato per dare il nome all’arteria che irrora di ossigeno e nutrienti il fegato, chiamata arteria epatica, ma anche per differenziare il dotto epatico, cioè il canale collocato nel fegato che raccoglie la bile, dal dotto cistico al quale si unisce diventando coledoco.

Più comunemente però, l’aggettivo epatico è usato per indicare le patologie del fegato, come la cirrosi epatica che, nel 1761, venne descritta per la prima volta da Giovanni Battista Morgagni, dall’Università di Padova, nel De sedibus, considerato uno dei libri più importanti della storia della medicina.

Come aggettivo, epatico è usato anche in botanica per identificare circa 8.800 piante che crescono perlopiù nei luoghi umidi della terra e vengono impiegate, sotto varie forme, per curare le patologie del fegato.

Anche in mineralogia e chimica si usa il termine epatico ma solo perché serve a dare il nome a sostanze che hanno il colore che, erroneamente, viene attribuito al fegato, cioè giallo-verdastro come la bile, anche se in realtà, è di un bel colore rosso-bruno, quando in salute. Pertanto, in chimica si parla di acqua epatica per indicare una miscela di sali un tempo chiamata fegato di zolfo che, sciolta in acqua diventa giallo-verde, ed è usata per dare una parvenza di antico a metalli scintillanti quali argento e rame; in mineralogia, invece, rame epatico è uno dei nomi con cui è chiamato il minerale bornite, a causa della colorazione bronzea nelle aeree ossidate.

Infine, come aggettivo, anche la chiromanzia, ovvero la parascienza che dalle linee sul polso della mano evince stato di salute e fortuna, ha la sua linea epatica che, se dal polso sale diritta verso il dito mignolo, la salute sarebbe ottima, se invece è tortuosa, ecco che potrebbe indicare mal di fegato.

Nella sua forma di sostantivo, invece, epatico è usato per raggruppare in una categoria tutti coloro che soffrono di fegato ovvero chi ha una qualche malattia epatica.

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