LA PAROLA

Eredità

Con il termine eredità, dal latino heredĭtas, si intende, generalmente, un patrimonio che, alla morte del proprietario, passa nella cosiddetta titolarità giuridica di un altro soggetto. Beni mobili o immobili, somme di denaro, investimenti, ecc. che, per testamento o per diritto di successione, vanno a finire in mano all’erede o agli eredi.

L’eredità, con questo significato, occupa un posto di tutto rispetto nell’immaginario collettivo: libri, storie, film, ma anche reali fatti di cronaca, che raccontano cosa non si farebbe e non si fa per entrare in possesso del gruzzolo del nonno, dei genitori, del coniuge, in grado ci cambiare per sempre – e in meglio – la vita. Per una consistente eredità ci si può sposare senza null’altro “sentimento” che il desiderio dei soldi, si possono fare figli per garantirsi “l’assicurazione” sulla vita, si uccide. E qui l’elenco degli efferati omicidi che hanno tenuto banco nelle cronache nazionali e internazionali sarebbe lungo.

Nell’ordinamento italiano, è la Costituzione (articolo 42, comma 4) a tutelare il diritto all’eredità: «la legge – recita – stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità». Mentre le disposizioni normative generali sulle successioni sono contenute nel Libro II, Titolo I del Codice civile, agli articoli 456 e seguenti.

Per eredità si intende anche altro. Come scrive il vocabolario Treccani è la «trasmissione di valori morali, di beni non materiali, ai propri discendenti o anche a discepoli o in genere a quanti ne possono essere i depositari e continuatori. Si usa in riferimento a periodi storici, a movimenti di cultura, a correnti di pensiero: l’eredità del Rinascimento, dell’Illuminismo, del Risorgimento. Più genericamente ogni patrimonio ideale che si riceve dai propri predecessori, o insieme di compiti, di attività che i successori sono tenuti a svolgere per continuarne l’opera, o, talora, per riparare e correggerne gli errori: raccogliere una pesante eredità; la triste eredità lasciata dal passato regime».

Infine, in biologia, è «l’insieme dei geni o fattori ereditari trasmessi (più comunemente indicati con l’espressione patrimonio ereditario); eredità legata al sesso, trasmissione ereditaria di alcuni caratteri, che non si distribuiscono indifferentemente tra i figli maschi e femmine, in quanto i geni relativi a tali caratteri sono localizzati nella coppia dei cromosomi sessuali o eterocromosomi».

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