DAILY LA PAROLA

Melina (fare)

Fare melina, perdere tempo, cincischiare, rimandare decisioni. Per vedere l'effetto che fa
foto: focus junior

Indugiare, prendere tempo e perdere tempo prima di parlare o fare qualcosa di cui non sono certi i risultati positivi. Insomma un po’ di sana supercazzola se è qualcosa da dire, un po’ di paraculismo se è qualcosa da fare. Eccola la melina che ha dato origine all’espressione “fare melina”, come sintesi di tutte le altre cose messe assieme.

Questo modo di dire nasce in ambito sportivo e si riferisce al momento fatidico della partita in cui la squadra è in vantaggio, le forze cominciano a mancare e si attende il fischio dell’arbitro che metta fine al match. Che sia calcio, basket, volley, c’è un punto in cui i giocatori cercano di tenere più a lungo la palla, magari lontano dalla meta, con lunghi passaggi indietro che di solito comportano i rabbiosi fischi del pubblico.

Dal punto di vista semantico e grammaticale (vedi vocabolario Treccani) la parola è un sostantivo femminile la cui origini sembra il cosiddetto gioco della melina, a sua volta derivato, ma non è certo, dall’espressione dialettale bolognese zug dla mléina (appunto, gioco della melina). Un tipo di passatempo in uso in epoche passate e diffuso anche altrove, che consisteva nel passarsi un cappello lanciandolo sopra la testa del proprietario, con il chiaro intento di impedirgli di tornarne in possesso. Niente a che vedere con una piccola mela (frutto), poiché mela e melina, infatti, sono usati con il significato di palla.

Declinato nella pallacanestro, significa cercare di trattenere la palla, a scopo ostruzionistico, al limite dei modi consentiti dal regolamento. Nel calcio o nella pallanuoto indica una serie di passaggi continui e sterili tra compagni per guadagnare tempo, mantenendo il punteggio favorevole acquisito.

Secondo il linguista Giorgio De Rienzo, il termine avrebbe invece un’origine erotica, nella sua declinazione di indugiare, gingillarsi, cincischiare.

Per estensione, nel linguaggio comune, l’espressione ha assunto il significato di mettere tempo in mezzo, tirare in lungo una situazione, anche con intenti ostruzionistici, esitare, nicchiare, tergiversare, titubare, traccheggiare.  L’obiettivo è far decantare qualcosa che non si sa come affrontare. La quotidianità della politica è un esempio del fare melina, un modus esclusivamente dedicato al girare intorno, al misurarsi da lontano, a lanciare strali per vedere l’effetto che fa, surclassando l’originario significato sportivo, che almeno aveva il senso di vincere la partita.