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Su Giubberosse Gramsci e i redattori “zingari” de l’Unità

Citando a un certo punto il libro edito da TESSERE Antonio Gramsci, Il giornalismo, il giornalista – curato da Gian Luca Corradi, con prefazione di Luciano Canfora e postfazione di Giorgio Frasca Polara – Pietro Spataro, ex vicedirettore de "l'Unità" e autore del blog Giubberosse, ha scritto un articolo intitolato Gramsci, l’Unità e quei redattori “zingari della politica”.
Pietro Spataro

Citando a un certo punto il libro edito da TESSERE Antonio Gramsci, Il giornalismo, il giornalista – curato da Gian Luca Corradi, con prefazione di Luciano Canfora e postfazione di Giorgio Frasca Polara – Pietro Spataro, ex vicedirettore de “l’Unità” e autore del blog Giubberosse, ha scritto un articolo intitolato Gramsci, l’Unità e quei redattori “zingari della politica”. Se ne consiglia la lettura.

PIETRO SPATARO

I giornalisti che in piena notte aspettano con ansia nella tipografia di via Settala 22 a Milano non immaginano che sta per cominciare una lunga storia. Forse non lo immaginano nemmeno l’ideatore del giornale, Antonio Gramsci, che è a Mosca, e il suo compagno di battaglia Palmiro Togliatti appena uscito dal carcere fascista. Verso le tre e mezzo del 12 febbraio 1924 escono dalla rotativa Keonig&Bauer le prime copie di un giornale che invece è destinato a durare: si chiama l’Unità. Il Dna del quotidiano viene combinato lì, nelle stanze sgangherate della prima redazione di Milano, dentro la tempesta di un periodo di ferro e di fuoco, tra il grande sogno del comunismo e la ferocia dei mazzieri fascisti appostati agli angoli delle strade. Gramsci ha trentadue anni quando prende carta e penna e scrive la lettera di fondazione dell’Unità.

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